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Sanremo 2023: “Pensati libera”, il messaggio della Ferragni. Tra ovazioni e critiche

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La stola manifesto della Ferragni, un messaggio per tutte le donne

“Pensati libera”, così Chiara Ferragni fa il suo ingresso su palco dell’Ariston, nella prima serata della 73esima edizione del Festival di Sanremo, con una stola manifesto che riprende un’opera del duo artistico Claire Fontaine (frase in realtà dello street artist e tatuatore bolognose Cicatrici Nere). Un messaggio potentissimo per le donne, un gesto tanto semplice quanto geniale, capace di arrivare come un dardo a milioni di persone.

Una scelta precisa quella di Chiara Ferragni, imprenditrice e influencer con 28 milioni di followers, che sempre di più ha deciso di lanciare messaggi sociali in ogni sua apparizione pubblica. Bella e commuovente la lettera scritta di suo pugno (si’, proprio di suo pugno Amadeus), alla bimba che poi avrebbe scalato le vette dei social, fino a diventare una delle influencer più importanti del mondo. Bella la scelta degli abiti-messaggio indossati dalla Ferragni durante la prima serata del Festival contro la vergogna, l’odio, il sessismo, a favore dell’empowerment femminile. Tutti a firma Dior, realizzati su indicazioni della stessa Ferragni che e’ riuscita a fondere perfettamente moda e comunicazione sociale .

Chiara Ferragni semplicemente perfetta nella sua interpretazione da co-conduttrice del Festival di Sanremo. Tanti gli apprezzamenti in suo favore, tante anche le critiche contro di lei, soprattutto sui social. Commenti sessisti a parte, dei quali è inutile tenerne conto visto la pochezza del contenuto, ciò che salta all’occhio sono le critiche da parte delle donne. “Tutto qua”, “banale”, alcune chiamano in causa Fedez e i testi misogini delle sue canzoni, altre hanno da ridire della posizione privilegiata delle Ferragni.

Lungi dal voler spegnere il “pensiero critico” che e’ sempre ben accetto, non si comprende come anche molte donne, non appoggino un messaggio di libertà e di indipendenza per le donne stesse. Critiche sul finto nude look, sul lessico troppo semplice, sulla presunta autocelebrazione, sulla banalità della lettera e chi più ne ha, più ne metta.

Che piaccia o meno, la Ferragni e’ una donna che a modo suo, con il suo linguaggio e la sua immagine, ha scelto di sostenere le donne, consapevole che si sarebbe attirata anche moltissime critiche, come testimonia il suo abito con i commenti degli haters dei social. Invece di focalizzarsi sui dettagli, bisognerebbe badare al messaggio che ha voluto trasmettere ad una platea di milioni di persone e bisognerebbe semplicemente esserle grata. Niente di innovativo? Troppo banale? Sarà, ma tutto ciò che può aggiungere un mattoncino alla consapevolezza e all’autostima delle donne, è da promuovere. Sempre.

Può non piacere il personaggio o la forma utilizzata, ma il messaggio positivo c’era tutto. Lei ci sta provando come lei stessa scrive: “Essere una donna non è un limite, dillo alle tue amiche e lottate insieme ogni giorno per cambiare le cose. Io ci sto provando, anche in questo momento”.

Per coloro che invece la criticano per il suo lessico semplice, ricordo che la Ferragni e’ semplicemente una influencer e non e’ chiamata ad essere l’intellettuale del secolo. E se attraverso quel suo linguaggio semplice e diretto, riesce ad arrivare al cuore dei suoi followers, trasmettendo valori positivi, ben vengano le cosiddette banalità delle quali parlano i nuovi psudo-intellettuali dei social.

 

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