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“Via Rosa Chemical dal Festival di Sanremo, è inaccettabile” :la proposta (discutibile) dell’Onorevole Maddalena Morgante

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Foto di Rosa Chemical (Profilo Facebook)
Sono ormai su tutti i giornali e su tutti i social le dichiarazioni esternate dall’Onoverole Maddalena Morgante, deputata dei Fratelli d’Italia, su Rosa Chemical, cantante in gara per la 73edizione del Festival DI Sanremo 2023.
Alcune parole tratte dal suo intervento:
“Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, ha intenzione di portare in gara al Festival il sesso, l’amore poligamo e i porno su Onlyfans”
“La rivoluzione fluida era arrivata già da tempo al teatro Ariston, ma trasformare il Festival di Sanremo, un appuntamento che ogni anno tiene incollati allo schermo famiglie e bambini emblema della tv tradizionale convenzionale, nell’appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno”
“Nonostante viviamo nell’era dei social network, la televisione rimane il principale canale di informazione per i cittadini. E i maggiori fruitori del mezzo televisivo rimangono i minori e le famiglie che diventano la fascia di riferimento principale per la creazione di programmi”.
“Il Festival della canzone italiana rischia di diventare l’ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi che da sempre Fratelli d’Italia contrasta. È inaccettabile che tutto questo possa avvenire non solo nella tv di Stato, che troppo spesso dimentica il suo ruolo di pubblico servizio, e non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto davanti ai tantissimi bambini che guarderanno la televisione per una serata in famiglia. Un condensato della peggiore ideologia che vuole minare l’identità dell’uomo e della donna e dissacrare i simboli religiosi“.
Emerge quindi una grossa priorità della deputata, nel cercare in qualche modo di creare una polemica sterile rispetto alle difficoltà serie del nostro Paese.
In una società civile e democratica, un intervento del genere può creare un grosso caos mediatico e un problema allo stesso partito politico.
La deputata sostiene che la diversità non vada esibita alla scena pubblica e quindi sottratti alla vista di tutti “perché è un’ideologia che vuole MIMARE l’identità dell’uomo e della donna e DISSACRARE i simboli religiosi”. 
Quello stesso pubblico che nella storia della musica e dello spettacolo è sempre stato abituato alla piena diversità, agli eccessi e alle provocazioni da sempre. E non sarà un modo di esternare la propria sessualità o il proprio mondo a creare problemi a un bambino, a una famiglia ma sicuramente ben altro.
È giusto che si faccia chiarezza in un 2023 che non può e non deve creare censure a nessun tipo di persona. Libertà è libertà per chiunque. 

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