Stefano Bisi, Gran Maestro del GOI: “Massoneria rientra a pieno titolo nel novero delle associazioni previste dall’articolo 18 della Costituzione”
Non si fa attendere la risposta di Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, che si dice “indignato” dalla posizione di Giuseppe Conte, leader del M5s, sull’incompatibilità tra l’iscrizione al Movimento e quella alla Massoneria, contenuta nel nuovo codice etico sul quale, ieri, gli iscritti al M5S erano chiamati ad esprimersi.
A scatenare la polemica è stato un post del leader del M5S che, nel rispondere ad alcune preoccupazioni della base del Movimento, ha ribadito la sua posizione antimassonica. “Alcune segnalazioni mostrano preoccupazione per l’eventualità che sia consentita l’iscrizione a coloro che risultano iscritti in logge massoniche. A questo riguardo – sottolinea Conte – osservo però che la formula già inserita nel Codice etico, che impedisce l’iscrizione a chi è iscritto “ad associazioni aventi oggetto o finalità in contrasto o concorrenti con quelli dell’Associazione”, è ben ampia e sicuramente idonea a rendere incompatibile l’iscrizione a logge massoniche con l’iscrizione alla nostra Associazione, che valorizza i principi della trasparenza e non tollera l’affiliazione ad associazioni segrete”.
Immediata la risposta di Bisi che, oltre a dirsi incredulo e indignato, chiama in causa la Costituzione, sottolineando che “la Massoneria non è un’associazione segreta e rientra a pieno titolo nel novero delle associazioni previste dall’articolo 18 della Costituzione”.
Scrive Bisi sul sito www.grandeoriente.it: “Carissimo Onorevole, Avvocato, Professore Giuseppe Conte, leggo il suo post in cui apertis verbis ribadisce quale ‘incompatibile l’iscrizione a logge massoniche con quella al movimento Cinquestelle’, e rassicurando i suoi iscritti dicendo che ‘la formula inserita nel codice etico del movimento è ben ampia e sicuramente idonea a rendere incompatibile l’iscrizione a logge massoniche con l’iscrizione alla nostra associazione, che valorizza i principi della trasparenza e non tollera l’affiliazione ad associazioni segrete’. Di fronte a quest’ultima sua affermazione, però, mi consenta di manifestarLe il fatto che sono rimasto basito, incredulo e indignato“. “Mi auguro – osserva Bisi – che la Sua sia stata solo una svista, perché non è possibile che un avvocato del suo stampo, un uomo di legge, per anni presidente del Consiglio dei ministri, si sia lasciato andare ad un errore così grossolano. Qualora lo avesse dimenticato, Le ricordo che la Massoneria non è e non può neanche essere accostata o paragonata ad un’associazione segreta e rientra a pieno titolo nel novero delle associazioni previste dall’articolo 18 della Costituzione Italiana redatta da insigni giuristi 75 anni fa con Meuccio Ruini, un massone, le piaccia o meno, presidente della Commissione dei 75 che quella Carta redasse con grande accortezza, equilibrio e rigore giuridico”.
“Mi permetta anche di dirLe – prosegue il Gran Maestro del Goi – che noi siamo trasparenti, non accettiamo lezioni di trasparenza da nessuno, che siamo uomini di luce che nella luce e per la luce agiscono ai fini dell’elevazione spirituale e del progresso dell’Umanità. Siamo talmente trasparenti che non troverà in Italia una sola nostra sede in cui non è affissa all’esterno la dicitura Grande Oriente d’Italia. Non so se nelle sedi del suo Movimento accada altrettanto in tutta Italia”. “Quanto alla scelta, non nuova, di escludere in modo pregiudiziale e, mi consenta, antidemocratico, gli iscritti al M5S impedendone l’ingresso qualora avessero già aderito alla Massoneria – sottolinea ancora Bisi -, credo che un tale atto si commenti da solo. Privare un cittadino, che magari simpatizza per il suo Movimento, di aderirvi, è impedire di fatto la libertà di avere e manifestare senza limitazioni il proprio orientamento politico. Anche questo un avvocato nel Paese del garantismo dovrebbe saperlo. L’unica incompatibilità, fra noi e voi, se permette, è la Vostra posizione apertamente dogmatica e settaria e ghettizzante“. “Noi massoni -conclude il Gran Maestro – siamo e restiamo uomini liberi che non hanno pregiudizi e difendono il diritto di tutti attraverso tre altissime parole che per noi non hanno eguali: Libertà, Uguaglianza, Fratellanza“.