Benvenuti al nuovo appuntamento della rubrica: “π΅πππππ ππππππ: ππππππ, ππππ π πππ π πππππππππ'”.
“Un covo di serpenti”: cosΓ¬ Papa Alessandro IV definΓ¬ gli Svevi. Il trasferimento dalla monarchia normanna a quella sveva condusse, infatti, a un periodo di decadenza per la cittΓ di Napoli.
Nel 1194 il regno di Sicilia passΓ² in mano agli Hohenstaufen, una nobile famiglia sveva a cui apparteneva Federico II di Svevia, fondatore della omonima UniversitΓ di Napoli nel 1224.
Federico II fu un sovrano molto attento alla cultura, ampliΓ² Castel Capuano e diede forte incremento ai traffici commerciali, ma numerosi furono gli elementi negativi del suo regno come il severo sistema fiscale e l’intromissione negli affari privati da parte del re, detto “stupor mundi” per la sua grande erudizione.
Federico II morΓ¬ nel 1250 e gli successe Corrado IV. Napoli, intanto, si apprestava ad aprire le porte al futuro nuovo re, Carlo I d’AngiΓ².
L’angioino sconfisse a Benevento Manfredi, fratello di Corrado IV e, successivamente, ebbe la meglio su Corradino di Svevia che fece decapitare a soli 16 anni al Campo Moricino, oggi Piazza Mercato.
Nel 1266 Carlo I d’AngiΓ² fu incoronato re di Napoli. La cittΓ assunse un volto nuovo. Sorsero chiese, fabbriche e si ebbe un forte impulso nel commercio.
Il sovrano rimase a regnare sino alla sua morte (1285). Le sue spoglie, ancora oggi, sono conservate nella controfacciata del Duomo di Napoli.
Gli successe il figlio, Carlo II d’AngiΓ², detto Lo Zoppo, e alla sua morte, nel 1309, gli successe Roberto d’AngiΓ², detto Il Saggio, che regnΓ² fino al 1343.
Intanto si andarono accentuando i segnali di decadenza: gli Aragonesi erano alle porte.
Saluti cordiali,
Pino Spera, Responsabile della Sezione Storia della Biblioteca I Care, Pomigliano dβArco (NA).Β
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Nelle seguenti foto le statue di Federico II di Svevia e Carlo I d’AngiΓ² nella facciata del Palazzo Reale di Napoli: