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Il Ducato di Napoli

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Benvenuti al nuovo appuntamento della rubrica “π‘΅π’‚π’‘π’π’π’Š π’‚π’π’•π’Šπ’„π’‚: π’”π’•π’π’“π’Šπ’‚, π’‚π’π’†π’…π’…π’π’•π’Š 𝒆 π’„π’–π’“π’Šπ’π’”π’Šπ’•π’‚'”.

 

«Il Ducato di Napoli, nato come rocca contro le barbarie, rocca rimase tutta la vita: contro le barbarie dei Longobardi prima, poi contro quella di quanti altri ebbero dominio nella penisola»: così scriveva Michelangelo Schipa nel secolo scorso.

Il Ducato di Napoli fu istituito nel 638 e, oltre a Napoli, comprendeva Cuma, Pozzuoli e Salerno. Sin dalla sua creazione, fu coinvolto in una lunga serie di guerre causate dalla continua pressione dei Longobardi di Benevento, dei pontefici, degli imperatori bizantini e dei corsari saraceni. Quasi cinque secoli (661-1137) di lotte asperrime in cui Napoli dette prova di orgoglio e di valore.

Il Duca Stefano II (755) diede inizio al ducato elettivo. Egli era un vero sovrano assoluto assistito da persone scelte tra la nobiltΓ .

Nel secolo X inizia la decadenza segnata dalla sottomissione prima a Bisanzio e, successivamente, nel 1027, ai Longobardi di Capua. Nel 1077 Napoli subì un forte assedio da parte dei Normanni. Nel 1137 il Ducato napoletano dovette cedere ed entrò a far parte della monarchia normanna. I napoletani dovettero consegnare al re le chiavi della città (1139) che poté, tuttavia, conservare i suoi antichi privilegi.

 

Saluti cordiali,

Pino Spera, Responsabile della Sezione Storia della Biblioteca I Care, Pomigliano d’Arco (NA).Β 

 

 

 

 

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