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PER GRAZIA RICEVUTA “nelle F O N T A N E L L E”

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Ph. Giancarlo De Luca

Napoli – Il giorno 16 giugno dalle ore 19:00 l’Associazione “Giovani per il Quartiere – Comitato RiapriAMO il Cimitero delle Fontanelle” promuove la mostra del fotografo napoletano Giancarlo De Luca presso EXTRA MOENIA alla Sanità, alla via Arena della Sanità 11/d,una – Mostra Fotografica dal titolo:

per Grazia ricevuta “nelle FONTANELLE”.

 La mostra, che ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Napoli e dalla III^ Municipalità di Napoli, intende rappresentare una tanto ambita ripartenza, passando attraverso l’arte, dopo i difficili tempi dell’emergenza sanitaria, il tutto nel bellissimo contesto della terrazza del bar letterario “EXTRA MOENIA” nel quartiere della Sanità, attraverso la valorizzazione di uno dei monumenti più importanti, iconografia di storia e  tradizione culturale:

Ph Giancarlo De Luca

 il Cimitero delle Fontanelle.

 L’Associazione promuove da tempo la riapertura del Cimitero delle Fontanelle ed ha presentato all’Amministrazione Comunale un progetto di valorizzazione del sito, partendo dagli abitanti del Rione e dalle stesse giovani donne, animatrici del Comitato RiapriAMO il Cimitero delle Fontanelle, ex studentesse dell’Istituto Caracciolo nel quartiere Sanità.

Il Fotografo Giancarlo De Luca, nel 2018 ha presentato al PAN (Palazzo della Arti) di Napoli “’Ncòpp’‘o Pallonetto” a Santa Lucia, una Mostra molto partecipata, un racconto fotografico del Borgo più antico di Napoli alle pendici del Monte Echia e ha voluto in questa occasione rendere omaggio per la prima volta al suo quartiere, alla Sanità, a quelle anime del Purgatorio, le anime pezzentelle, quelle dimenticate, ‘e capuzzelle.

Promotrice dell’iniziativa con il fotografo Giancarlo De Luca e con il “Comitato riapriaAMO il Cimitero delle Fontanelle” è la Consigliera Alessandra Clemente, membro dell’osservatorio Unesco e della Commissione Cultura del Comune di Napoli che dichiara – a Napoli c’è una sottile linea che unisce ed accomuna il quartiere della Sanità con il Centro Storico, il centrale Corso Umberto con la Secondigliano dei tempi passati. La linea sottile è rappresentata dal culto, sopravvissuto fin dai secoli scorsi, della cura delle Anime del Purgatorio. Dal Cimitero delle Fontanelle alla Basilica di San Pietro ad Aram, passando per le Catacombe di San Gaudioso, dall’Ipogeo di Santa Maria del Purgatorio ad Arco, alla chiesetta di Santa Luciella ai Librai ricongiungendo la storia di personaggi come donna Cuncetta, il teschio che suda delle Fontanelle  oppure Lucia, la sposa morta giovane e forse dannata e sepolta nell’ipogeo del Purgatorio ad Arco in Via dei Tribunali. – Continua la Consigliera –  E’ necessario così valorizzare questi siti, aprirli e moltiplicare le occasioni di lavoro per i giovani di questi quartieri, attraverso il loro coinvolgimento, prima, in percorsi di formazione, come quello realizzato da Irene Spasiano, docente dell’Istituto Caracciolo e di concreto inserimento lavorativo, poi”.

Ph Giancarlo De Luca

“Un viaggio nell’oltre-mondo, – dichiara Giancarlo De Luca – un percorso iniziato diversi anni prima della recente chiusura al pubblico dell’Ipogeo e che brama  rappresentare, attraverso le immagini esposte, le ombre di un passato-presente ed i riflessi atavici della cultura e della tradizione pagana e religiosa napoletana dei  tempi passati..”

La mostra che raccoglie oltre 20 opere selezionate da un corposo archivio realizzato nel corso degli ultimi 5 anni, mette in luce aspetti interiori del fotografo che si è confrontato con un passato misterioso e compassionevole e il cui approccio come egli stesso riferisce “è avvenuto sempre in punta di piedi, quando ero solo dinanzi alla morte in ossequioso rispetto di quelle ossa, di quei corpi dimenticati nell’oblio dei secoli eppure tanto venerati e amati dal popolo napoletano …”

Il Cimitero delle Fontanelle (in napoletano ‘e Funtanelle) – dichiara Irene Spasiano, coordinatrice del Comitato RiapriAMO il Cimitero delle Fontanelle è tra i più antichi cimiteri della città di Napoli, ed è situato proprio in via Fontanelle alla Sanità..

Prima del XVI secolo esisteva l’uso di interrare i corpi dei defunti nelle chiese. Quando però non vi fu più spazio per seppellire tutti in una delle tante presenti, veniva dato compito ai “salmatari” di disseppellire di notte i defunti più vecchi e stiparli in cave come quella delle Fontanelle.

La data in cui la Cava delle Fontanelle diventa il Camposanto delle Fontanelle è il 1654 quando la pestilenza si abbatte sui Napoletani decimandoli. Per cui fu dato ordine di riaprire la cava delle Fontanelle e furono stipati 250.000 salme su una popolazione di 400.000 abitanti.
A questa pandemia ne seguirono altre, carestietre rivolte popolari e altrettanti terremoti, nonché  cinque eruzioni del Vesuvio ed in tutti questi eventi nefasti si utilizzò sempre il Cimitero delle Fontanelle per accoglierne le salme.

Il cimitero è noto anche perché nei secoli vi si svolgeva un particolare rito, detto il rito delle “anime pezzentelle”, che prevedeva l’adozione e la sistemazione, in cambio di protezione, di un cranio (detta «capuzzella») al quale corrispondeva un’anima abbandonata (detta perciò «pezzentella»). –

Conclude la docente Spasiano – Vi invitiamo dunque ad un momento di incontro, di raccoglimento e di riflessione affinché non si spenga l’attenzione sulle istanze di valorizzazione e di lavoro attraverso la cultura dei nostri quartieri che promuoviamo costantemente come cuore pulsante del nostro impegno civico e culturale per la Sanità –

Vernissage 16 giugno 2022 dalle ore 19:00  – UNICA DATA –

presso

E X T R A M O E N I A

Via Arena alla Sanità 11/D – Napoli

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