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Napoli, oggi riapre al pubblico la Biblioteca dei Girolamini dopo 10 anni di sequestro giudiziario

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Depredato nel 2012 di migliaia di volumi rari e preziosi, l’antico complesso monumentale del cinquecento, oggi viene restituito alla città alla presenza del Ministro Franceschini

Dopo circa dieci anni la Biblioteca dei Girolamini, una delle più antiche d’Italia, risalente al 1586, torna a essere patrimonio della città e riapre i battenti a visitatori e studiosi. Oggi in visita in occasione della riapertura il ministro della Cultura, Dario Franceschini con il sindaco, Gaetano Manfredi; il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo; il segretario Generale del Mic, Salvatore Nastasi; la direttrice generale Biblioteche e Diritto d’Autore, Paola Passarelli e il direttore generale Musei, Massimo Osanna.

“Una storia di riscatto e di giustizia – ha commentato Franceschini- che parte dall’episodio doloroso del furto dei libri e che oggi, con il dissequestro e il prezioso lavoro svolto da tutte le istituzioni coinvolte, permette di scrivere un nuovo futuro per uno dei luoghi più belli d’Italia e, quindi, del mondo”.

L’antica Biblioteca fu posta sotto sequestro giudiziario in seguito ai furti avvenuti negli anni 2011/2012, quando furono sottratti migliaia di libri e tomi del valore inestimabile, pezzi rarissimi, alcuni di questi rintracciati in case d’asta internazionali e in alcune librerie in Germania e in Inghilterra. L’inchiesta, non ancora conclusa, ha visto il coinvolgimento di Massimo De Caro, all’epoca direttore della struttura, condannato a sette anni di detenzione in regime domiciliare e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per aver trafugato i preziosi volumi. Coinvolto anche il senatore Marcello dell’Utri accusato di essersi impossessato di decine di libri, poi restituiti, assolto per peculato un anno fa. Una ferita al patrimonio culturale italiano del valore inestimabile.

“Il recupero di questo gioiello del patrimonio culturale e’ stato sotto gli occhi di tutti coloro che hanno a cuore la tutela dei beni culturali. Credo molto nel ruolo delle biblioteche come luoghi vivi, in cui si custodisce la memoria e la si espone ai tanti studiosi e viaggiatori che la vogliono ammirare. Per questo il MiC ha stanziato ingenti risorse, pari a 20 milioni di euro, per il recupero e la messa in sicurezza di questo complesso monumentale che la riforma dei musei ha reso autonomo. I lavori continueranno ancora, per consentire una maggiore apertura e fruibilità non solo della biblioteca ma anche dell’archivio musicale, della Chiesa e della quadreria”, ha concluso il ministro.

 

 

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