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Caravaggio si trasferisce: da Palazzo Zevallos Stigliano a Palazzo Piacentini

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"Martirio di Sant'Orsola" di Caravaggio, Palazzo Zevallos Stigliano.

NAPOLI – Sarà davvero difficile non rimpiangere il caro Palazzo Zevallos per i più affezionati. Eppure è vero: trasloco in vista per il celebre quadro “Martirio di Sant’Orsola” di Caravaggio (nome d’arte di Michelangelo Merisi). L’opera fa parte della raffinata collezione di Intesa Sanpaolo ed è oggi esposta a Palazzo Zevallos Stigliano, in via Toledo. Tuttavia “Gallerie d’Italia” cambieranno a breve sede, trasferendosi non molto distante. Sabato 21 maggio 2022 sarà inaugurato un nuovo museo presso il monumentale edificio storico dell’ex Banco di Napoli progettato dall’architetto Marcello Piacentini (in via Toledo, 177), da cui il nome Palazzo Piacentini. Naturalmente i visitatori sono tutti curiosi di constatare se la nuova sede sarà all’altezza delle aspettative.

Palazzo Zevallos Stigliano per anni ha accolto non solo Caravaggio, ma anche diverse opere del pittore e scultore Vincenzo Gemito, molteplici lavori degli esponenti della Scuola di Posillipo e molti dipinti della Scuola di Resìna. Tutto verrà trasferito nel nuovo edificio che offre diecimila metri quadri. L’ampiezza degli spazi rende le Gallerie d’Italia al pari dei grandi musei nazionali. Accanto alle vecchie collezioni di Palazzo Zevallos Stigliano, saranno allestiti anche nuovi itinerari dedicati alle ceramiche attiche e magnogreche e all’arte moderna e contemporanea.

Palazzo Zevallos Stigliano. Foto di Valentina Mazzella.

Il salone al piano terra sarà dedicato alle mostre temporanee e alle iniziative culturali di artisti e curatori internazionali. Da via Toledo sarà consentito anche un accesso alla caffetteria-bistrot e al bookshop. Al primo piano ci sarà una sezione curata da Fernando Mazzocca, tutta focalizzata sull’arte napoletana e meridionale dagli inizi del XVII ai primi decenni del XX secolo. Qui i visitatori potranno apprezzare il già menzionato “Martirio di sant’Orsola” di Caravaggio e le opere di Artemisia Gentileschi, Luca Giordano, Gaspar van Wittel (padre di Luigi Vanvitelli, architetto della Reggia di Caserta), Anton Smink Pitloo, Giacinto Gigante e Domenico Morelli. La raccolta di disegni e sculture di Vincenzo Gemito continuerà a costituire un importante cuore pulsante del museo, rassicura Intesa Sanpaolo.

Al secondo piano ci saranno le ceramiche attiche e magnogreche in una collezione curata da Fabrizio Paolucci: è la storica Collezione Caputi appartenente a Intesa Sanpaolo e composta da oltre 500 vasi e altri reperti realizzati ad Atene, in Apulia e in Lucania tra il V e il III secolo a.C, tutti provenienti da Ruvo di Puglia. Sullo stesso piano le opere di arte moderna e contemporanea dal XX al XXI secolo, in una sezione curata da Luca Massimo Barbero. Saranno esposti lavori di Lucio Fontana, Alberto Burri, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Mario Schifano, Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, Giosetta Fioroni, Carol Rama, Afro, Emilio Vedova, Gerhard Richter, Jannis Kounellis e Sol LeWitt.

Palazzo Zevallos Stigliano. Foto di Valentina Mazzella.

Le novità non terminano qui: verranno inaugurate tre aule didattiche e una nuova biblioteca grazie al patrimonio librario di Intesa Sanpaolo, collegata al Servizio Bibliotecario Nazionale. La prima mostra temporanea in programma avrà il titolo “Restituzioni” e celebrerà il proposito di valorizzare il patrimonio artistico nazionale che Intesa Sanpaolo insegue da oltre trent’anni in collaborazione con il Ministero della Cultura. 

Ma cosa ne sarà del carissimo Palazzo Zevallos Stigliano? Sembra che l’edificio necessiti di onerosi lavori di adeguamento alle norme di sicurezza, tra piani antincendio e vie di fuga. Anche questo in realtà potrebbe essere stato uno dei motivi che ha persuaso Gallerie d’Italia al trasloco presso Palazzo Piacentini. Prossimamente potrebbe essere l’Università Federico II di Napoli a investire sulla ristrutturazione di Palazzo Zevallos grazie alle risorse stanziate dal governo (80 milioni di euro in 5 anni). L’edificio seicentesco potrebbe diventare una possibile sede universitaria. Del resto già nel 2017 il rettore della ‘Normale’ di Pisa aveva contattato il rettore della Federico II per aprire una collaborazione tra le due università.

Palazzo Zevallos Stigliano. Foto di Valentina Mazzella.

Nello specifico Palazzo Zevallos potrebbe essere usato come sede principale della Scuola superiore meridionale, la Scuola internazionale di alta formazione e ricerca provvista di un Istituto di Studi Avanzati, che al momento è provvisoriamente collocata in Largo San Marcellino. Di fatto si tratta dell’ipotesi più auspicabile perché si vocifera anche di un interesse da parte di alcuni imprenditori che potrebbero voler trasformare il palazzo storico in un piccolo centro commerciale. Inutile commentare che la decisione sarebbe un vero pugno allo stomaco per la storia, l’arte e la cultura partenopea.

Di Valentina Mazzella

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