Dopo tre anni torna anche la processione dal Domo alla Basilica di Santa chiara, in migliaia a seguirla
Il miracolo questa volta non si e’ fatto attendere: le ampolle contenenti il sangue del Santo patrono di Napoli, sono state trovate già liquefatte. L’annuncio dell’avvenuto prodigio è stato salutato da un caloroso applauso da parte dei fedeli e dei turisti presenti nella Cattedrale. Le reliquie di San Gennaro sono state estratte dalla cassaforte della Cappella del Tesoro, attraverso la Deputazione di San Gennaro, alla presenza dell’arcivescovo Domenico Battaglia, dell’abate prelato Monsignor Vincenzo De Gregorio e dai componenti della deputazione presieduta dal sindaco Gaetano Manfredi.
Quello del sabato che precede la prima domenica di maggio, in ricordo della traslazione delle spoglie mortali da Pozzuoli alle catacombe di Capodimonte, è uno dei tradizionali tre miracoli che si rinnovano, solitamente, ogni anno: il 19 settembre, data in cui fu decapitato il martire nel 305 d.C. e dedicato al santo patrono cittadino; il 16 dicembre, nell’anniversario di una terribile eruzione del Vesuvio del 1631 arrestata, secondo credenza popolare, per intercessione del Santo.
Le reliquie sono state portate in processione dal Duomo alla Basilica di Santa Chiara, riprendendo cosi’ il corteo sacro che da secoli si svolge nel sabato precedente la prima domenica di maggio. La processione manca da tre anni: nel 2019 non si tenne causa maltempo, negli ultimi due anni a causa dell’emergenza Covid.
In migliaia di persone hanno partecipato all’evento, una folla di fedeli, curiosi e turisti hanno atteso il passaggio del busto e delle ampolle contenenti il sangue del patrono di Napoli e della Campania. In tanti hanno voluto addobbare i balconi con drappi o semplicemente esponendo delle coperte. L’avvio della processione e’ stato preceduto da un breve momento di preghiera guidato dallo stesso arcivescovo. Il corteo e’ stato accompagnato dalla Fanfara dei Carabinieri.