Home Cronaca Undici studenti Erasmus dell’Orientale lasciano la Russia e rientrano in Campania

Undici studenti Erasmus dell’Orientale lasciano la Russia e rientrano in Campania

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Viaggiare e studiare all’estero. È il sogno infranto degli undici studenti campani dell’Orientale partiti a febbraio per la Russia. Grazie all’Erasmus risiedevano a San Pietroburgo, a Ekaterimburg e a Petrozavodsk. Purtroppo l’altro ieri sono stati costretti a riempire i bagagli prima del previsto per far ritorno in Italia al più presto. A causa della chiusura dei cieli, sono stati costretti a fare un giro più lungo del solito per atterrare a Napoli. Un primo gruppo ha fatto rientro ieri dopo ben 20 ore di viaggio. Il secondo è atteso oggi dopo oltre le 48 ore. Per adesso un’unica studentessa pare abbia deciso di restare a Petrozavodsk. I giovani studiano russo e una seconda lingua, inglese o cinese. Il responsabile scientifico del loro progetto è Michela Venditti, ordinario di Letteratura russa all’Orientale di Napoli.

A San Pietroburgo gli studenti sono stati ospiti dell’Università Hse, a Ekaterinburg dell’Urfu e alla statale di Petrozavodsk. Tuttavia al momento hanno deciso di lasciare la Russia e tornare in Italia per timore che la situazione bellica possa degenerare ulteriormente. In realtà i giovani non avvertivano ancora particolari avvisaglie, ma con i genitori e i docenti si è preferito evitare possibili pericoli futuri. La docente Venditti ha infatti dichiarato: “Stanno tutti bene, ci sentiamo spesso. Molti di loro non hanno capito la gravità di cosa sta accadendo, lì è difficile avere informazioni, la televisione non trasmette immagini di guerra, anche per questo non volevano rientrare per non rinunciare a un percorso di studi tanto agognato ma alla fine abbiamo insistito perché temevamo un’escalation che rendesse ancora più difficile i rientri. Così, ieri mattina si sono messi in viaggio. Siamo in continuo contatto. Purtroppo non sarà un viaggio facile”. Il rettore Roberto Tottoli ha raccontato: “Stiamo seguendo il rientro dei giovani con molta attenzione. Viaggiano in gruppo, non sono mai soli, contiamo di riabbracciarli al più presto”. 

Gli slavisti dell’Orientale hanno diffuso un documento sulla pagina dell’università preceduto dai colori della bandiera ucraina con la scritta “No war”. Si legge chiaro: “L’intera Slavistica dell’Orientale condanna in modo fermo e compatto l’irresponsabile e ingiustificabile attacco di Putin all’Ucraina. La Campania è una delle regioni italiane con la più alta percentuale di ucraini e sono in molti a frequentare il nostro Ateneo, che si distingue per l’ampia offerta di lingue slave. Dichiariamo con forza che Putin non è la Russia! Esprimiamo la nostra piena solidarietà alla popolazione ucraina, ma anche alla popolazione russa che vede represso in modo inconcepibile il proprio diritto di manifestare per condannare una guerra che non le appartiene. Le nostre prime lezioni del secondo semestre saranno dedicate a contestualizzare e approfondire la questione russo-ucraina per gli studenti comprensibilmente disorientati”.

Di Valentina Mazzella 

 

 

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