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Riello, Pg Napoli: “Due clan controllano area metropolitana”

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La preoccupazione del Procuratore generale di Napoli: “Massimo allarme per assalto alla diligenza da parte della camorra per i fondi del Pnrr”

Stamane a Castel Capuano si e’ svolta la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno giudiziario 2022. Duro l’intervento del Procuratore generale di Napoli, Luigi Riello, che ha sottolineato come non e’ sia più valido lo schema di una camorra “polverizzata”, rispetto ad una mafia organizzata militarmente. Secondo l’analisi di Riello, attualmente sono due i clan che controllano da soli l’intera area metropolitana di Napoli, l’ Alleanza di Secondigliano e l’ organizzazione dei Mazzarella. “L’Alleanza di Secondigliano’ – ha detto Riello – è l’obiettivo principale dell’azione della DDA”. Inoltre, il Pg ha evidenziato anche l’ abbassamento di età dei nuovi affiliati ai clan. “Ormai si può essere boss a 18 anni, a 15 si partecipa a fatti criminali. I minorenni di alcuni quartieri hanno come modello l’eroe di Gomorra”. Per il recupero della devianza minorile, Riello ha auspicato “percorsi educativi molto più stringenti”.

Il Procuratore generale ha poi rivolto un appello ai giovani: “Non siate indifferenti, non abbiate paura; voi, insieme a noi, potete fermare questa feccia di assassini, di affaristi, di faccendieri, di vigliacchi che, se si sentiranno ‘schifati’, diciamolo brutalmente, senza perifrasi, se ne andranno via, con la coda tra le gambe”. Contro la camorra, “se si diventa maggioranza, si vince.

Infine Riello ha espresso preoccupazione sugli appetiti della camorra in merito ai fondi del Pnrr. “Siamo non da oggi in massimo allarme per il prevedibile ‘assalto alla diligenza’ dei fondi del Pnrr” Già lo scorso anno – ha ricordato Riello – avevamo rilevato che molti erano stati i fallimenti, le chiusure di attività commerciali, le sospette cessioni di aziende, che l’incremento dei prestiti usurari è una triste realtà, in gran parte sommersa. Anche quest’anno, vale purtroppo, lo stesso discorso. Dobbiamo essere pronti e non farci cogliere alla sprovvista, come avvenne nel post terremoto del 1980″.

L’auspicio espresso da Riello “in sintonia con il Procuratore Melillo” è quello che “l’intervento giudiziario, compreso quello del procuratore europeo, sempre più colpisca adeguatamente e tempestivamente sul nascere la fame di arricchimento della camorra. Un’opportuna concentrazione distrettuale delle indagini per la protezione dei finanziamenti del Pnrr consentirebbe la semplificazione e la razionalizzazione dell’intervento repressivo, altrimenti esposto al rischio di polverizzazione tra le varie Procure”.

 

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