Il pizzaiolo napoletano mette in pratica la ricerca di uno scienziato giapponese e fa “ascoltare” tutto il giorno note sinfonie all’acqua dell’impasto
Le vibrazioni prodotte dalla musica classica rendono più leggero l’impasto utilizzato per la pizza. Una considerazione a cui Ferdinando Simeoli, pizzaiolo napoletano, è giunto partendo dalla singolare ricerca di uno scienziato giapponese, Masaru Emoto, che un bel giorno si è messo a fotografare al microscopio elettronico l’acqua dopo averla esposta a vibrazioni di diversa origine.
Un esperimento che ha dato risultati sorprendenti. Il ricercatore ha infatti dimostrato che se sottoposta all’effetto di parole e pensieri positivi o di note melodie, forma dei bellissimi cristalli, simili a fiocchi di neve. Di contro, raggiunta da vibrazioni “negative”, i cristalli prodotti risultano del tutto amorfi. Simeoli ha voluto far sua questa teoria, creando un ambiente, nella sua pizzeria in via Montagna Spaccata a Pozzuoli, nel quale all’acqua che utilizza per l’impasto della pizza fa “ascoltare” musica di Mozart, Bach, Beethoven, Rossini e Vivaldi. Il risultato è una pizza decisamente più leggera. Un esperimento che Simeoli intende ora sottoporre all’attenzione di un nuovo studio scientifico, per misurarne e valutarne i reali effetti e i benefici sul più tradizionale dei prodotti made in Napoli. Nell’attesa, l’impasto cresce ogni giorno tra le note della Primavera, della Cavalcata delle Valchirie o della Quinta Sinfonia.