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Femminicidio Ornella Pinto, Borrelli (Europa Verde): “Nessuna attenuante per chi non ha avuto pietà”

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Borrelli: “La vita di una donna non può valere due anni di galera come per l’omicidio di Fortuna Bellisario”. Donne Verdi: “Pene esemplari e nessuna giustificazione per questi mostri”

“Si resta attoniti di fronte all’ennesimo episodio di violenza cieca nei confronti di una donna, Ornella Pinto, madre di un bambino di 4 anni, uccisa per mano del marito con diverse coltellate e poi lasciata a terra agonizzante. Una barbarie indescrivibile per la quale bisogna chiedere con gran forza giustizia. Giustizia vera. La vita di una donna non può valere due anni di galera per il suo assassino, come accaduto per Fortuna Bellisario, uccisa a colpi di stampella ortopedica dal suo compagno che si è visto riconoscere la preterintenzionalità e dopo 2 anni sta già ai domiciliari. Sono questi casi che, di certo, non scoraggiano i violenti che se la cavano con poco di fronte all’orrore dei loro gesti. Mi auguro che tanta ferocia venga punita severamente e che non si parli più di preterintenzionalità, di impeto legato alla gelosia, di momentanee perdite del controllo, per giustificare la violenza femminicida. Chi toglie la vita ad un’altra persona deve pagare. Nessuna attenuante per chi non ha avuto pietà. Noi di Europa Verde siamo vicini alla sua famiglia e al suo papà, Giuseppe, grande lavoratore con il quale abbiamo condiviso una bella esperienza avendo lui scelto nel 2010 di candidarsi per i Verdi alle elezioni regionali”. Queste le parole del consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli.

“La ferocia degli uomini sulle donne non accenna a placarsi. Questa volta la vittima si chiama Ornella Pinto, a maggio avrebbe compiuto 40 anni, ed è stata uccisa dal compagno. Una violento che l’ha trafitta con 12 coltellate nella loro casa all’Arenaccia. Lascia un figlio di 4 anni. Ornella, che non abbiamo conosciuto personalmente, era la figlia di Peppe Pinto, un uomo mite, perbene e lavoratore, candidato per i Verdi alle regionali del 2010, che, insieme ai suoi cari, sta piangendo la morte di una figlia per mano di un mostro che faceva parte della sua stessa famiglia, il padre della sua nipotina. Non é giusto che continuino a morire donne così. Pene esemplari, nessuna giustificazione per questi mostri”. Così il Coordinamento Donna Verdi della Campania in un messaggio postato sui social.

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