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Pompei, Gabriel Zuchtriegel e’ il nuovo direttore del parco archeologico

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Franceschini: “Ha rivoluzionato Paestum. Sono sicuro che farà bene ancha Pompei”. Polemiche sulla nomina di Zuchtriegel che spacca il consiglio scientifico del Parco

Il cambio al vertice del Parco archeologico di Pompei e’ stato annunciato dal ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini, da una delle spettacolari terrazze del Colosseo, dove e’ in corso la mostra “Pompei e Roma”. Dunque, il nuovo direttore sarà Gabriel Zuchtriegel, che prenderà il posto di Massimo Osanna alla guida del Parco per 7 anni. La scelta e’ ricaduta su  Zuchtriegel, dal 2015 direttore generale del Parco archeologico di Paestum e Velia, su una terna finale di nomi proposti dalla Commissione presieduta dalla neo ministra della Giustizia del governo Draghi, Marta Cantabria, presidente della  Corte Costituzionale, professoressa di diritto costituzionale nell’Università Bocconi.

Zuchtriegel  guiderà il Parco archeologico di Pompei con un incarico a tempo determinato di quattro anni. “Ho scelto Gabriel Zuchtriegel – spiega Franceschini – perché a Paestum ha fatto un lavoro incredibile. Ora è un modello grazie a lui. Sono sicuro che farà benissimo anche a Pompei”.  “Questo incarico per me – ha detto il neodirettore Zuchtriegel – significa soprattutto guidare una squadra di altissimo livello, non solo per raccontare la bellezza, ma anche le eccellenze del Paese che è apripista nella tutela e nella ricerca. Questo è il compito per cui lavorerò e sono sicuro che la squadra vincerà”.

La nomina pero’ spacca il consiglio scientifico del parco, con due consiglieri su quattro, Stefano De Caro e Irene Bragantini, che si dimettono all’istante con una lettera indirizzata proprio ad Osanna: “Non ci sono le condizioni per collaborare con il suo successore”. E il gesto fa rumore, perche’ i dimissionari sono archeologi di peso: De Caro, che siede nei consigli scientifici anche dell’istituto superiore del restauro e dell’Ermitage di San Pietroburgo, dopo una lunga carriera nel Mibact ( e’ stato tra l’altro direttore di Pompei) ha diretto fino al 2017 l’Iccrom, l’organizzazione intergovernativa UNESCO per la formazione nel campo della conservazione e del restauro. Bragantini, una vita tra scavi e ricerca, ha insegnato a lungo all’università’ di Napoli. Ma Osanna si scheira a fianco del suo successore: “Ha un ottimo curriculum scientifico, proseguira’ il mio lavoro”, dice all’ANSA sottolineando anche che la giovane eta’ del neo direttore “e’ un valore e segnale di fiducia nelle nuove generazioni”.

Zuchtriegel nato a Weingarten, nel Baden-Wurttemberg, classe 1981, archeologo, sposato e padre di due figli, da poco anche cittadino italiano, ha avuto la meglio su altri 43 studiosi. Con lui nella terna finale c’erano Francesco Sirano, l’attuale direttore di Ercolano, e Renata Picone, architetto, professore di restauro alla Federico II di Napoli.

Il ministro sembra non aver avuto dubbi: “Ha cambiato Paestum, e non solo perche’ sono aumentati i visitatori ed e’ cresciuto il bilancio: come Pompei anche Paestum ora e’ un modello di accoglienza, un posto dove si cura la manutenzione e si fa ricerca, dove si portano avanti scavi archeologi”. Insomma, “e’ la prova che noi italiani quando vogliamo fare le cose le facciamo bene”, incalza Franceschini, che si affaccia sul Colosseo vuoto ma guarda oltre, immagina un futuro “nel quale il turismo internazionale tornera’ ad affollare le nostre citta’ e i nostri siti e trovera’ luoghi molto accoglienti come lo sono oggi Paestum e Pompei. Dobbiamo prepararci – ribadisce- lo Stato deve aiutare le imprese in difficoltà, ma intanto dobbiamo attrezzarci per il domani”.

 

 

 

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