Marco Sansone (Usb): “I ragazzi non si sono fidati del programma di esercizio scolastico su gomma dell’Anm ed hanno disertato la scuola stamattina”
Oggi, al via l’operazione concordata con la Prefettura per la ripresa dell’attivita’ in presenza nelle scuole superiori con il potenziamento del trasporto su gomma con 67 bus messi a disposizione degli studenti. Ma almeno nel primo giorno, l’iniziativa sembra non aver riscosso successo.
E’ stato un vero flop per le linee dei bus scolastici messi in campo dall’Anm e si sono registrate lunghe file all’ingresso della stazione Piscinola della linea 1 della metropolitana. Così i trasporti a Napoli nel primo giorno di riapertura delle scuole superiori. Secondo l’Usb (Unione sindacale di base):“i tanti scioperi studenteschi che si stanno registrando oggi in città sono dovuti anche alle problematiche del sistema trasporti”. “I ragazzi non si sono fidati del programma di esercizio scolastico su gomma dell’Anm ed hanno disertato la scuola stamattina – dice Marco Sansone – hanno preferito scioperare o muoversi con auto private per garantire la loro sicurezza”.“I ragazzi hanno soprattutto capito – evidenzia il sindacalista – che questi fantomatici autobus scolastici, sono tutto, tranne che scolastici perché può accedervi chiunque, da chi va a lavoro a chi va a fare la spesa. Si tratta di un flop fragoroso”.
“Soltanto sull’isola di Ischia l’operazione ha avuto successo ed i 6 bus hanno viaggiato con 20 persone a corsa. Al momento possiamo tranquillamente parlare di flop della iniziativa”. E’ quanto sottolinea Eav (Ente Autonomo Volturno) in una nota.
I motivi possono essere diversi: dalla poca conoscenza da parte degli studenti dei percorsi dei nuovi bus; alla poca presenza degli studenti nelle scuole, a causa di scioperi e chiusure complete delle scuole in molti comuni dell’area metropolitana; alla diffidenza ad usare i mezzi pubblici. Alcuni comuni hanno prorogato i tempi della ripresa della didattica in presenza, con proprie ordinanze sindacali.
Contemporaneamente cresce l’afflusso di passeggeri nelle ore di punta sui treni Eav e, come sottolineano dall’Eav, non e’ collegato agli studenti, ma alla riapertura delle attivita’ commerciali. Al momento l’invito del Prefetto di differenziare gli orari di ingresso negli uffici pubblici e privati e nei negozi ci risulta disatteso.
“Questo e’ grave e rischia di determinare situazioni di eccessivo affollamento nelle stazioni e nei treni. La situazione oggi appare ancora sotto controllo ma il rischio che si verifichino situazione fuori norma esiste se non si interviene rapidamente. Il problema dei trasporti pubblici non e’ solo ne’ soprattutto quello degli studenti”.
“Quello che faremo nei prossimi giorni – prosegue la nota di Eav – e’ continuare a pubblicizzare le corse di bus per gli studenti e chiedere ai sindaci coinvolti di fare anche loro una operazione di informazione e diffusione della iniziativa. Rivolgiamo inoltre un appello ai sindaci: fateci proposte concrete ed operative per eventuali variazioni degli itinerari di bus che al momento abbiamo previsto. Insomma, il successo della iniziativa dipende dalla sinergia tra comuni e aziende di trasporto”.