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Lo strano caso COVID-19: analisi di un virus nell’anno cinese del Topo, si, ma un topo con le ali. Agro Sarnese-Nocerino e provincia di Salerno nella fenomenologia di un problema globale

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Copyright ph. di Fabio Sasso/FPA

di Paolo Guidone

Le ultime settimane sono state un avvicendarsi di alterne emozioni! Eventi che mai avremmo pensato solo di osservare sui nostri territori. Si è passati dall’arroganza superficiale dell’uomo occidentale potente e impunito davanti alla Natura che soggioga, per diritto divino, alla consapevolezza che l’uomo dopo tutto è nulla e nulla può davanti all’Universo! Il 2020 è arrivato rumoroso e con il botto! Un bel botto! Quest’anno, in Cina l’anno del topo, è arrivato con i fuochi, stavolta non dovuti alla polvere pirica di qualche alchemico maestro d’arte ma fuochi ben più eclatanti! Quest’anno del Topo (con le ali, nemmeno a dirlo) è arrivato con i clamori di un virus invasivo e a tratti silente! Il Coronavirus o CoVid-19 appartiene ad un ceppo di virus che causano malattie respiratorie di varie entità! Da un banalissimo raffreddore alla bene più grave SARS o sindrome respiratoria grave passando per la MERS, sindrome respiratoria mediorientale! Il Coronavirus, ci racconta l’antologia medica/mediatica odierna, è saltato dal mondo animale a quello umano banalissimamente! Secondo l’antologia televisiva e giornalistica il paziente zero si infetta consumando la carne di un pipistrello a Wuhan, ridente cittadina di 11.800 milioni di abitanti, della provincia di Hubei. Un po’ come il paziente zero che nel XX secolo si infettò con HIV, non si sa bene come, per poi trasmetterla a mezzo mondo! Nuove malattie, salti di specie, ingegneria genetica: nuove frontiere a guerre mondiali! Il dato certo è la Fenomenologia che tali virus scatenano nella società civile che di punto in bianco si trova a convivere con la psicosi dell’untore! Termine poco glamour per indicare quel soggetto che con il suo dinamismo, in maniera cosciente o a sua totale insaputa, veicola “l’ospite” ad altri soggetti (umani) ospitanti! La Provincia di Salerno tutta e Sarno non si sono risparmiati questa brutta avventura! Secondo gli ultimi dati dell’Unità di Crisi della Regione Campania i casi nell’intera provincia sarebbero oltre il centinaio con un dato confermato dall’Istituto Superiore di Sanità di 638 casi solo in Campania! Un dato allarmante! Sembra un bollettino di guerra, in costante aggiornamento. Quattro comuni della provincia di Salerno sottoposti a quarantena restrittiva con divieto di entrata e di uscita disposta con ordinanza del Governatore della Regione Vincenzo De Luca: Sala Consilina, Polla, Atena Lucana e Caggiano. Tra questi il comune di Caggiano piange la morte del caro parroco Don Alessandro Brignone, uomo dalla profonda spiritualità e guida costante. Diversi contagiati nei comuni di Sant’Egidio del Monte Albino e Cava De’ Tirreni. Non migliora negli altri territori il numero dei positivi al tampone! Sarno ha un bollettino in costante aggiornamento con diversi casi accertati hanno scosso l’intera comunità. Si fa, dunque, appello al profondo senso di responsabilità delle persone, al senso di civiltà che ognuno porta con se! È necessario rimanere in casa e limitare qualunque spostamento se non strettamente necessario! La città, uno dei punti di riferimento importanti per l’intera provincia, rispecchia quanto già sollevato su scala nazionale! Non ci sono le opportune condizioni per fronteggiare una emergenza di tale portata! Dopo decenni di tagli al Sistema Sanitario Nazionale, i nodi vengono al pettine. Sorte non migliore nel comune di Nocera Inferiore dove la follia accesa dal Coronavirus COVID-19 ha innescato reazioni sconsiderate. A pagarne i danni è un dipendente dell’Asl di Salerno aggredito mentre distribuiva mascherine da un operatore della stessa azienda sanitaria. Sarebbe il caso di analizzare il fenomeno COVID-19 anche come fattore scatenante, il pretesto per l’accensione della miccia,  di un malessere sociale ben più profondo di quanto non si sappia? La struttura sociale del nostro sistema quotidiano vive un profondo disagio datato e ben radicato! Ma come in tutte le “buone famiglie” la sporcizia , spesso, la si spazza via sotto i tappeti. Intanto sessanta unità dell’Esercito saranno schierate nella provincia di Salerno per fronteggiare l’emergenza COVID-19/Coronavirus con modalità stabilite dalla Prefettura di Salerno. Un supporto richiesto per supportare le forze di ordine pubblico, già impegnate sul territorio, nell’attività di controllo delle ordinanze del Governo. Basta Flash Mob! Basta genialate buoniste o, meglio, operazioni di marketing estetico! Commuoviamoci per altro! Abbiamo assistito a colonne di automezzi militari utilizzate a Bergamo per trasportare i morti di questa ecatombe ai forni crematori! Corpi uomini, figli di Dio e della Patria! Uomini e donne morti senza la possibilità di abbracciare i propri cari rimasti qui, ironia della Vita, in questa prigione dalle mura invisibili e dai confini impalpabili ma schiaccianti! È ora di dire Basta e fare ciò che il buonsenso ci chiede: rimanere fermi e lasciar fare ad ognuno il suo mestiere poiché, non lo dimentichiamo, il default della Nazione Italia è dietro l’angolo. Spaventiamoci per i l’insorgere dei tanti giustizialisti di podisti, nuovi giudici togati, per un non meglio precisato “reato di corsa all’aria aperta”! Spaventiamoci, in special modo, per il Parlamento vuoto con tanti parlamentari, già, campioni olimpici del dito indice momentaneamente assenti. Un brivido mi corre lungo la schiena! Un brivido latino da repubblica sud-americana! Impariamo a volerci bene perché non c’è più tempo per inutili slanci estetici di egocentrica vanità…

 

 

 

 

 

 

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