Napoli – ieri presso l’Istituto di Storia Patria al Maschio Angioino di Napoli, si è tenuta la presentazione del libro del Gran Maestro Stefano Bisi ‘Mitra e compasso – Riflessioni sui rapporti tra Massoneria e Chiesa‘ Tipheret edizioni.
All’incontro hanno partecipato, oltre all’autore del volume, il prof. Sigfrido Hobel, e in qualità di moderatore Pasquale Napolitano – Il Giornale.
Il libro:
Il rapporto tra la massoneria e la Chiesa cattolica riveste una grande attualità per le ricorrenti discussioni sul tema della laicità dello Stato. Le frequenti esternazioni della gerarchie ecclesiastiche su argomenti che riguardano la vita civile italiana suscitano anche oggi reazioni forti da parte di politici e studiosi di area laica. Andando con lo sguardo al passato, il libro si sofferma sulle relazioni tra il Vaticano e la massoneria, partendo dalla bolla di scomunica di Clemente XII fino ad arrivare all’attualità.
Il libro ripercorre le ultime vicende di questo complesso rapporto: gli scontri sull’insegnamento della religione nelle scuole, la partecipazione al referendum sulla procreazione assistita, gli attacchi di alcuni vescovi alle logge, la polemica su Mozart massone.
Scrive il Gran Maestro nella prefazione:
Non è un libro di storia perché non sono uno storico. Non è un articolo di giornale perché troppo lungo. Allora che cosa sono queste pagine che ho scritto? Sono appunti di un viaggio attraverso secoli scritti da un cronista. Alcune fasi di questa lunga storia le ho vissute.
Più di quaranta anni fa cominciai a chiedermi che cosa fosse la massoneria, quali fossero i rapporti di questo ordine iniziatico con la chiesa cattolica. Nel 1982, a settembre, cominciai a vivere dall’interno il mondo liberomuratorio, quel pianeta fatto di persone, di storie, di gioie e di dolori, guardato con sospetto e talvolta con timore dalle gerarchie ecclesiastiche. Il rapporto tra la massoneria e la chiesa cattolica ha appassionato molti storici e riveste una grande attualità per le ricorrenti discussioni sul tema della laicità dello Stato.
Le frequenti esternazioni delle gerarchie ecclesiastiche su argomenti che riguardano la vita civile italiana suscitano anche oggi reazioni forti da parte di politici e studiosi di area laica. Andando con lo sguardo al passato, abbiamo scritto appunti sulle relazioni tra il Vaticano e la Massoneria, partendo dalla bolla di scomunica di Clemente XII nel 1738 fino ad arrivare all’attualità con le prese di posizione della Congregazione per la dottrina della fede, presieduta dall’allora cardinale Joseph Ratzinger e infine le dichiarazioni e gli atteggiamenti di papa Bergoglio. E poi gli scontri sull’insegnamento della religione nelle scuole, la partecipazione al voto referendario sulla procreazione assistita, gli attacchi di alcuni vescovi che hanno accomunato la Massoneria alle associazioni malavitose ma anche l’apertura di alcuni vescovi che hanno partecipato a iniziative pubbliche e il rispettoso articolo del cardinale Gianfranco Ravasi sul variegato mondo liberomuratorio. Appunti sugli ultimi anni di questa storia plurisecolare ho avuto il privilegio di scriverli da un osservatorio molto particolare, quello di Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.