NAPOLI – Una vera e propria prova di forza. Non soltanto muscolare. La vittoria del cuore, del coraggio, del gruppo. Esplode di gioia la piscina Scandone al suono della quarta sirena e la Zurich Barbato Cesport si aggrappa al suo sogno con spirito battagliero. Da veri gladiatori dell’acqua clorata i ragazzi di Fabrizio Rossi. Roma 2007 Arvalia capitola a Fuorigrotta 9-6. Pareggiati i conti, si va alla “bella” il 6 giugno: gara 3 da dentro o fuori. Al Foro Italico c’è da scrivere dunque una pagina indelebile di Storia. Per un posto al sole e un posto in A2.
Recupera prima il passivo, perviene poi al pareggio, domina infine la terza e quarta frazione di gioco, vince meritatamente tra le mura amiche. E scattano gli abbracci sul piano vasca, si diffonde felicità, impazza la contentezza sulle affollate gradinate. Voce strozzata dalle emozioni per Dario Esposito e compagni, che comprendono di aver realizzato un capolavoro tattico. Riaperto quindi il discorso promozione. La notte si tinge di gialloblù.
Il team del patron Giuseppe Esposito soffre la partenza dei capitolini, che in due minuti si portano avanti di tre lunghezze con Vukic e la doppietta di Sebastianutti. Fa sentire il suo ruggito il leone Begovic e conquista due rigori in sequenza. Aiello si fa parare il primo da Rossi, Mattiello invece va a bersaglio. Di Santo chiude il primo tempo sul parziale di 1-4. Nonostante le marcature ad inizio secondo tempo di Mattiello e Di Carluccio , su assist preciso di Paulillo, ospiti ancora in gol con Di Santo in superiorità numerica (3-5). Da registrare l’ottima prestazione di Fabrizio Incoglia, schierato dall’inizio al posto di Carlo Cuomo.
Gli ultimi sedici minuti sono un dominio partenopeo. Sale in cattedra Cesare Russo, autore di una doppietta a 27” dalla terza sirena (5-5). Si perde qualche minuto per ritrovare la calottina di Vukic ma, una volta riprese le ostilità, il mancino Sciubba griffa il primo vantaggio dei padroni di casa (6-5), segue la perla realizzativa di Andrea D’Antonio (7-5). Guastafeste Rigon (7-6). Trascinato dall’apporto caloroso e rumoroso del pubblico, bomber Femiano, all’asciutto in gara 1, fa calare il sipario con la sua decisiva doppietta. Si va a Roma, si va in capitale.
di Massimo Santoro