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Il ritorno dell’eroina

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foto di Fabio Sasso/FPA www.flaspressagency.com

di Eduardo Liparoti

Napoli – Di droghe pesanti come l’eroina se ne parla sempre meno, anche se i sempre più frequenti arresti nell’hinterland napoletano e in particolare a Scampia di spacciatori dediti proprio allo spaccio di questa sostanza e il recente rapporto della direzione centrale del servizio antidroga della polizia di stato, che in un rapporto del 2018 rilevava l’aumento dell’eroina (+ 30 per cento) e purtroppo anche delle morti per overdose cresciute del 9,7 per cento, ci induce a vedere una realtà ben diversa da quella che immaginiamo.

I nuovi tossici soprattutto tra i giovanissimi la comprano ad un prezzo irrisorio quasi equivalente a quello della cannabis.
Questo drastico calo del prezzo è dovuto a ragioni geopolitiche: in Afghanistan dopo la caduta del regime dei talebani, che vietava la coltivazione di oppio (da cui deriva l’eroina), c’è stata una sovrapproduzione che ha fatto inevitabilmente crollare i prezzi.

A confermare questo trend sono anche i dati dei Ser. D. in Campania dove gli ultimi dati parlavano di circa tremila giovani in cura per combattere la dipendenza da droghe pesanti a fronte di diecimila giovani con dipendenze patologiche, cifra che con molta probabilità è stata anche superata.
Certo, ormai il tempo della piazza di spaccio più grande d’ Europa e degli “zombie” che vagavano normalmente per le strade, fortunatamente, è alle spalle.
Ma la tossicodipendenza da droghe pesanti che erroneamente pensavamo fosse scomparsa non solo c’è ancora ma è in aumento, i dati sono inconfutabili.
Bisogna intervenire urgentemente e contrastare con decisione questa terribile piaga che dagli anni Settanta ha mietuto migliaia di vittime tra overdose e le conseguenze del virus HIV, che è ancora nel pieno della sua ignobile efficacia trascinando molte povere anime dannate all’inferno e in molti casi, purtroppo, senza ritorno.

 

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