di Mario Civitaquale
Napoli In attesa del ritiro di Dimaro, dal 6 al 26 luglio, la concentrazione dei tifosi azzurri è rivolta prettamente al mercato.
Si ascolta questo e quell’altro nome, si esprime questa e quell’altra opinione.
Ma cosa c’è di vero e cosa serve veramente al Napoli?
Innanzitutto va definito un modulo che, si spera, sarà il 4-3-3.
Il 4-4-2 dell’anno scorso ha infatti penalizzato parecchi elementi, facendone anche mettere in dubbio l’utilità futura.
Per caratteristiche, i centrocampisti dell’attuale rosa del Napoli sono più mezzali che centrali metodisti.
L’unico vero incontrista in rosa, che ha per caratteristiche lo stazionare davanti la difesa e l’impostazione è Diawara, il quale tuttavia non è esattamente un titolare.
Allan, Fabian e Zielinski non nascono centrocampisti centrali di regia e, oggettivamente, danno il meglio come mezzali di un centrocampo a tre.
Davanti poi, il Napoli è imbottito di esterni d’attacco.
Considerando quelli che resteranno, sfilano i grandi nomi di Insigne, Mertens, Callejon e Younes.
Tra i partenti, buoni elementi come Verdi e Ounas.
E allora se si ripartisse dal 4-3-3, ecco che il mercato sarebbe semplice e intelligente.
In porta il Napoli è apposto così.
In difesa invece andrebbe fatto qualcosa. Se Albiol desse garanzie, il pacchetto con Koulibaly, Maksimovic, Chiriches e Luperto sarebbe già buono.
Ma siccome lo spagnolo, vuoi per età vuoi per condizione fisica, appare poco affidabile, e sappiamo quanto pesi la sua assenza, un centrale di livello va preso.
E Manolas è un ottimo nome, sul quale il Napoli dovrebbe fiondarsi, come pare stia facendo.
Sulle corsie, a destra gli azzurri sono coperti con Di Lorenzo, che ha convinto, e Malcuit, che resterà a Napoli.
A sinistra Ghoulam sembra essere tornato sé stesso dopo l’infortunio. Pertanto se partisse Mario Rui, in quel ruolo potrebbe essere preso anche un terzino alla spalle dell’algerino. Ed era forte il nome di Radu in uscita dalla Lazio.
A centrocampo, se si giocasse a tre, basterebbe Veretout, capace anche di impostare. A quel punto infatti, il pacchetto sarebbe completato a costo zero con i “rincalzi” Diawara e Rog, buone alternative.
Davanti, sugli esterni il Napoli sarebbe al completo e magari potrebbe decidere di tenere anche Verdi che, in un attacco a tre, a destra, posizione che predilige, potrebbe confermarsi come vice Callejon.
In tal modo si darebbe al ragazzo una chance in più per dimostrare il suo talento, non vanificando un investimento.
A quel punto mancherebbe un vice Milik, che in rosa difetta a prescindere dal modulo.
In un 4-3-3, l’ideale sarebbe Lukaku o Icardi, ma volendo restare con i piedi per terra, anche Rodrigo, Belotti o Immobile farebbero al caso del Napoli.
Insomma: Manolas, Radu, Veretout e Icardi potrebbero rendere il Napoli più competitivo.
Il resto verrebbe fatto dal 4-3-3 e dal riutilizzo di profili “scartati” forse troppo presto.
Ovvio che se il modulo fosse un altro, bisogna iniziare dal prendere due centrocampisti di rottura e impostazione e un trequartista alla James Rodriguez. Posto che in ogni caso servirebbero il terzino sinistro, il centrale difensivo e l’attaccante.
Sarebbe quindi un mercato molto più dispendioso.
Pertanto Napoli usa il cervello.
Un’altra stagione con Insigne fuori ruolo, Allan tuttofare e Fabian e Zielinski senza collocazione precisa non sarebbe accettabile.