Home Calcio Da Commisso a Conte e Napoli piomba nel caos…Calma.

Da Commisso a Conte e Napoli piomba nel caos…Calma.

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di Mario Civitaquale

E’ un periodo quantomai vivo nello scenario del calcio italiano.

L’Inter ufficializza l’arrivo di Antonio Conte in panchina. E si fanno i primi nomi sul mercato: top player, campioni, fuoriclasse.

Il nuovo proprietario della Fiorentina, Rocco Commisso, magnate con origini calabresi, viene accolto sul prato del “Franchi”  da 5mila tifosi entusiasti. L’impegno è di riportare la Viola ai vertici del calcio italiano.

Infine, dopo le finali europee, si saluta con clamore il nuovo acquisto bianconero, Ramsey, già preso mesi fa.

Insomma, in sintesi, a Napoli c’è il solito malcontento di alcuni e lo scetticismo di altri, verso una squadra che “con questi presupposti, l’anno prossimo è già spacciata”.

Da dove partire?

Dalla guida tecnica.

Antonio Conte è sicuramente tra i migliori tecnici al mondo. Ma come palmares, e cioè competizioni vinte, è lontano anni luce da Ancelotti. Se vogliamo limitarci a questo.

Ma più in generale, sono anni che le milanesi, ed anche la Roma, cambiano tecnico e poi a stento raggiungono l’Europa.

Stesso discorso per le proprietà.

Suning Holdings Group per i nerazzurri, Elliott Management Corporation per il Milan, James Pallotta per la Roma ed ora Rocco Commisso per la Fiorentina.

Investitori stranieri, con i loro “soldoni”, che arrivano in Italia e fanno grandi i club acquistati.

Ma sono anni che Roma, Inter e Milan arrivano molto dietro al Napoli in stagione.

Infine il mercato.

“Mentre la Juve prende Ramsey, il Napoli si accontenta di Di Lorenzo dell’Empoli”

Questo il commento più gettonato.

Ma, innanzitutto, i calciatori vanno valutati sul campo nell’arco della stagione e soprattutto vanno presi funzionali al gioco del tecnico. E Di Lorenzo, ottimo elemento, appare perfetto per come Ancelotti intende il terzino.

E poi la Juve avrebbe preso anche Demiral, ottimo elemento anche lui, ma dal Sassuolo.

E allora va bene perché lo ha fatto la Juve.

E il “gran nome” Nainggolan, che infiammo’ il mercato nerazzurro l’anno scorso, ha reso veramente quanto ci si aspettava? O ha reso di più il semisconosciuto Fabian Ruiz?

Cosa si vuol dire?

Che non sempre l’equazione “nome illustre” uguale  “vittoria trofei” nel calcio funziona.

Perciò, posto che una valutazione del mercato del Napoli e una panoramica della prossima stagione va comunque fatta per “dovere professionale”, è assurdo bocciare la prossima (attenzione la prossima!) stagione del Napoli già a inizio giugno.

 

 

 

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