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Giornata Mondiale della Poesia: istituita dall’Unesco nel primo giorno di primavera

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Di Stefania Schiavi

Oggi è la Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’Unesco nel 1999 e celebrata molto poeticamente nel primo giorno di primavera;si riconosce alla poesia un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo, della comunicazione e della pace . Questa giornata vuole rappresentare l’incontro tra le diverse forme della creatività, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni, spiega Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Nazionale Italiana UNESCO.
La poesia, come la musica, racchiude in sé il concetto più puro e, allo stesso tempo, più completo dell‘essenza umana: la creazione. Creare qualcosa dal nulla è un dono perché ciò che si crea può condizionare non solo una vita, ma addirittura un’epoca.
Alcuni autori in particolare, se non un’epoca, hanno condizionato, quanto meno, il tessuto culturale partenopeo e la tradizione legata al pensiero, all’approccio alle cose quotidiane: uno di essi è  Eduardo,Totò maestri di teatro e di vita, di cui i versi, sia scritti che interpretati, restano fette di immortale saggezza.Numerosi sono gli autori partenopei che restano intramontabili grazie all’eco dei loro versi: da Salvatore Di Giacomo a Giuseppe Marotta, a Giambattista Vico agli interpreti della musica e la sceneggiata partenopea.
La poesia non fa grandi gli uomini, ma sono i grandi uomini a rendere grande la poesia ed è grazie a loro se la poesia non è morta.

Di seguito una delle più belle e famose poesie di Salvatore Di Giacomo

Marzo

Marzo: nu poco chiove
e n’ato ppoco stracqua
torna a chiòvere, schiove;
ride ‘o sole cu ll’acqua.

Mo nu cielo celeste,
mo n’aria cupa e nera,
mo d’ ‘o vierno ‘e ‘tempeste,
mo n’aria ‘e Primmavera.

N’auciello freddigliuso
aspetta ch’esce o sole,
ncopp’ ‘o tterreno nfuso
suspirano ‘e viole…

Catarì, che vuò cchiù?
Ntienneme, core mio,
Marzo, tu ‘o ssaje, si’ tu,
e st’auciello song’ io.

Salvatore Di Giacomo

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