Trenta: “A breve 200 militari a presidio dei siti”. Rostan: “Solo chiacchiere, servono più agenti delle Forze dell’Ordine”.
E’ scontro istituzionale sulla Terra dei fuochi tra il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, e la parlamentare campana di Liberi e Uguali, Michela Rostan. La titolare della Farnesina ha annunciato l’invio di duecento uomini dell’esercito per il controllo dei siti sensibili per la raccolta dei rifiuti in Campania. Un annuncio che ha suscitato le perplessità della deputata di LeU. “La lotta alle ecomafie nella nostra regione è una cosa seria – ha dichiarato la Rostan”. “Serve proteggere gli impianti affidando al personale delle forze dell’ordine il compito di indagare sui fenomeni criminali legati al business dei rifiuti, intervenendo e arrestando chi inquina, da fuoco agli impianti e smaltisce illegalmente rifiuti pericolosi. Compiti che non rientrano nelle competenze dei militari. Il ministro alla Difesa, Elisabetta Trenta, ha fatto l’ennesimo annuncio da parte del Governo circa l’impiego di duecento militari nella Terra dei fuochi per presidiare i luoghi sensibili della raccolta dei rifiuti. Prima di lei era stato il Ministro all’Interno, Matteo Salvini, a promettere l’impiego di uomini delle forze dell’ordine per la stessa finalità e, prima ancora, lo scorso 4 luglio, il vicepremier Luigi Di Maio presentando il decreto sulla terra dei Fuochi a Casal di Principe annunciò l’impiego di uomini e mezzi nel territorio campano. A distanza di mesi nulla di quanto annunciato si è visto concretamente sul territorio e, nel frattempo, sono stati dati alle fiamme ben quattro impianti per la raccolta differenziata in Campania”. Queste le parole dell’onorevole Rostan che ha annunciato battaglia per ottenere più agenti delle Forze dell’ordine in campo.