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Nuovi Orizzonti, da Napoli parte l’appello per la Sinistra unita

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Rostan (LeU): sinistra necessaria per recuperare gap tra Nord e Sud del Paese

I riformisti del Sud si sono incontrati a Napoli e hanno lanciato il manifesto per l’unità della Sinistra. Nella Sala degli Specchi di Palazzo Zapata in tanti si sono ritrovati per aderire all’appello della “Sinistra necessaria” promosso dall’associazione Nuovi Orizzonti. Tanti volti noti della politica e dell’imprenditoria campana hanno scelto di presenziare all’evento. Tra loro la vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Michela Rostan, che ha risposto alle nostre domande. Onorevole Rostan, la sinistra ritorna a fare politica tra la gente?

“Dopo aver assistito al veloce declino dei riformisti, in balìa dell’avanzata dei populisti e degli pseudo sovranisti, che stanno mostrando ancora oggi la peggiore faccia del nostro paese sia agli italiani che al resto del mondo, il popolo della sinistra, il nostro popolo, sta dando chiari segnali di aver superato lo schock. Saluto questo nuovo fervore che sta spingendo tante persone a tornare in strada, a parlare, a prendersi le critiche, giuste, ma pronti a ricominciare”.

Perchè la sinistra è necessaria?

La sinistra è necessaria per impedire che il Sud sia sempre più fanalino di coda in Europa tra politiche occupazionali vecchie e superate e redditi di cittadinanza che sanno tanto di elemosina. Un assistenzialismo degno della peggiore tradizione democristiana che dimostra la totale strafottenza nell’investire veramente nel Sud, nelle sue risorse umane, nel suo patrimonio ambientale, turistico e culturale. Niente di tutto questo. È previsto in una legge di bilancio dove la parola Mezzogiorno compare solo due volte. E non è nei capitoli degli investimenti. Perchè se sfori  per creare ricchezza è un conto. Diversamente stai affossando l’economia del Paese e dei piccoli e medi risparmiatori. Per difendere i diritti dei lavoratori e per dare opportunità ai giovani che lavoro lo cercano o a chi lo ha perso e ha 50 anni e non sa come reinserirsi nel mercato. Lo è per difendere uno dei diritti più importanti, quello alla pensione, che con la scelleratezza della quota cento mette seriamente a rischio quelle delle prossime generazioni. La sinistra è necessaria per far comprendere che il modello di sicurezza fondato sull’alimentare le paure altrui non ha alcuno scopo se non quello di un bieco ritorno elettorale. Si è lasciato il tema sociale e del lavoro alla destra!Ma la realtà è diversa. Questo governo delle bugie, delle manine misteriose che modificano testi di legge che, incredibilmente, il Quirinale non riceve mai, che chiude i porti, minaccia l’Europa e diventa subalterno del governo ungherese, deve essere mandato a casa al più presto.

A proposito di Europa, come giudica l’azione di governo con i partner UE?

La bocciatura della manovra  da parte dell’UE mette il sigillo all’incompetenza di questo Governo che, resosi conto dell’impossibilità di mantenere l’insieme di frottole dette in campagna elettorale cosa fa? Manda un documento chiaramente irricevibile per trovare l’alibi alla loro incapacità, scaricando le responsabilità sull’Europa. Parla di un 2,4 di debito e di una crescita presunta senza la minima giustificazione seria di questi numeri. In pratica andiamo in Europa a fare il gioco delle tre carte. E per affermare la nostra autorevolezza di fronte ai partner europei non troviamo di meglio che mandare un eurodeputato leghista che si toglie una scarpa e calpesta i fogli della relazione del commissario Moscovici. Un gesto deplorevole che legittima le mille perplessità che l’UE nutre sull’attuale maggioranza di governo italiana.

Quindi lei è d’accordo con Bersani?

Concordo con Bersani ci vuole una “sinistra popolare”. I modelli della Spagna e del Portogallo stanno tracciando la nuova strada per la sinistra europea. Per farlo dobbiamo essere in grado di offrire un’alternativa concreta agli italiani. Fatta di sudore, fatica, impegno, proposte, battaglie fuori i cancelli delle fabbriche e all’esterno delle sedi dei call center che sfruttano i giovani negandogli il futuro. In questo inizio di legislatura è stato subito chiaro l’atteggiamento del governo giallo verde tutto incentrato nella competizione tra m5s e Lega a chi la spara più grossa per un pugno di voti. Personalmente ho iniziato a difendere gli operai della Doria, i lavoratori di Auchan, quelli di Pomigliano e della Fca. A difendere il loro diritto di mantenere il posto di lavoro e di non essere sacrificati sull’altare dei calcoli economici delle multinazionali. Sto conducendo la battaglia a difesa del personale sanitario che viene aggredito troppo spesso sul posto di lavoro dai facinorosi di turno. Ho proposto presìdi fissi delle forze dell’ordine negli ospedali e il riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale per tutelarli maggiormente nello svolgimento della loro funzione. Mi sto battendo per impedire che le periferie vengano dimenticate da un Esecutivo che ha subito tagliato il fondo per la loro riqualificazione. Dobbiamo tornare al fianco dei più deboli, dobbiamo fare la nuova sinistra popolare. Ce n’è bisogno oggi più che mai.

 

 

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