di Mario Civitaquale
Napoli Il Napoli travolge 3-1 il Torino, espugnando il l’Olimpico con una prestazione da applausi.
Vittoria importantissima.
Importantissima perché, dopo il pareggio a Belgrado definito “deludente, serviva una risposta a chi, per l’appunto, ha visto in quel match un passo indietro. Nulla di più falso essendo mancato solo il gol in una partita dominata contro un muro umano.
Importantissima perché è fondamentale in questa fase restare in scia della Juve che di passi falsi ne commetterà pochi avendo dimostrato a Valencia quanto sia forte con o senza Ronaldo.
Importantissima perché l’Inter, già in netto ritardo sul Napoli, aveva vinto col Tottenham e con la Sampdoria, diventando per tutti i “Sarriani” la vera anti-Juve.
Importantissima infine perché Ancelotti era già stato accusato di trovarsi in uno stato confusionale, non sapendo nemmeno lui chi siano i titolari e con quale modulo giocare.
Probabilmente è vero ma non perché il mister sia nel “pallone” bensì perché non ci sono in questo Napoli titolari e moduli “preselezionati”.
Ancelotti ha dimostrato che chiunque, bene o meglio, in questa squadra può giocare e anche chi è nato in una posizione può giocare tranquillamente altrove.
Napoli che da 3 partite domina l’avversario, prendendo in totale 3 tiri pericolosi nello specchio e nessun gol su azione.
Ora testa al Parma degli ex Napoli senza pensare a sabato prossimo, a quel Juve – Napoli che vale già mezzo scudetto.
Sperando di tornare da Torino con gli stessi sorrisi…
