Home Cultura Pozzuoli, dalla porta del salotto dello studio s’intravede il maestro Pasquale Varchetta.

Pozzuoli, dalla porta del salotto dello studio s’intravede il maestro Pasquale Varchetta.

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Pozzuoli – Il maestro Pasquale Varchetta, nasce a Pozzuoli nel febbraio del 1929, si accosta alla pittura come autodidatta, il suo percorso artistico parte dalla provincia di Napoli sino ad arrivare negli Stati Uniti, lì cresce di straordinaria costruzione artistica lavorando profondamente su se stesso. La città di Seattle lo accoglie come un fratello, il suo studio d’arte diventa la porta sull’infinito artistico, diviene un salotto d’incontri e di piacevoli momenti d’arte.

Pasquale Varchetta, dopo il lunghissimo e proficuo periodo artistico Americano, si trasferisce nella bellissima terra d’ Ulisse li con la sua Penelope vive un carico e prosperoso periodo di rinascita cambiando cosi nuovamente stile di vita e ricollocandosi artisticamente sulla tela nella culla dell’arte abbiamo” spiato” il maestro Varchetta durante una fase creativa, un artista che sfugge al pubblico.

Entrando nella sua casa, si è investiti da colori e dall’energia dei dipinti. I personaggi nei quadri sembrano essere in movimento, le scene, i paesaggi appaiano animati, nulla è statico, il dinamismo delle opere è esaltante tutto sembra prendere vita.

A mio avviso non è l’aspetto estetico il primo a colpire. Ci si sente attirati verso le opere senza sapere bene perché, poi ci si rende conto che parlano una specie di linguaggio primordiale accessibile a tutti. Possono anche non piacere, ma riescono ad entrare in contatto con chi le guarda. Nelle opere di Pasquale ritroviamo gusto, armonia, luminosità. L’artista è costantemente alla ricerca della verità, del sublime, la funzione del tempo non cambia i parametri del bello, proprio perché la semplicità sembra imporsi su tutto.

I paesaggi che dipinge restituiscono un aspetto soprannaturale della natura stessa, la luce calda a tratti accecante riverbera su tutta l’opera, lo stile sembra essere quello dei Macchiaioli. Pasquale Varchetta usa il pennello come la penna, mentre mesce i colori si compie un rituale che sembra voglia raggiungere sensi verso i quali probabilmente anela al raggiungimento dello spirito intelligente.

La sua passione è la pittura, il calcio, l’influenza con l’avanguardia americana riuscirà a cambiare la visione della vita artistica con l’unico scopo di fotografare l’anima delle cose e delle persone.

di Raffaele Del Giudice

 

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