di Mario Civitaquale
Napoli Da premettere che non si sta dando alcuna notizia ufficiale dell’acquisto di Cavani da parte del Napoli.
Si perché in questi ultimi giorni a Napoli, dovunque si legge questo cognome, impazza la ricerca della conferma e della controprova.
A memoria nella storia del calcio un acquisto così voluto e richiesto dai tifosi non si ricorda.
Non per l’importanza dell’eventuale operazione. Ma per la voglia di tutta Napoli di vedere Cavani con la maglia azzurra di nuovo.
E come se il tifo stesse spingendo l’uno verso l’altro Aurelio De Laurentiis e l’attaccante uruguayano.
E il presidente non fa nulla per escluderlo.
Si perché nessuna società confermerebbe un acquisto alla stampa o ai tifosi prima del nero su bianco.
Men che meno il tattico presidente del Napoli.
Tuttavia neanche mette a zittire le voci.
Già nel colloquio coi tifosi a Dimaro non escluse l’operazione coi suoi modi spesso bruschi ma efficaci. Si limitò a dire che dipendeva da Cavani e dalla sua volontà di ritornare a Napoli con un ingaggio ridotto da quello che percepisce al Psg.
Di lì ad una settimana, De Laurentiis parla di nuovo di mercato, e lo fa in questi termini: È falsissimo che stiamo per prendere Di Maria e Benzema. Mi meraviglio di certe voci. Tra me e Carlo Ancelotti c’è l’accordo di puntare su gente giovane, non su giocatori che con tutto il rispetto per le loro carriere sono vecchiotti”, smentendo anche l’imminente ingaggio del terzino senegalese Sabaly. “Forse non sanno che si è infortunato. E sono false pure le voci su D’Ambrosio”. Infine: “”Falcao? Falsissimo. Poi non segna più. Non è vero. Belotti è una bufala enorme”.
Guardate la differenza con le parole su Cavani: “È uno che guadagna 20 milioni lordi ogni 10 mesi. Non credo che in chiusura di carriera possa decidere di dimezzarsi il suo stipendio. Ma se il Matador mi dovesse telefonare e dovesse dirmi di essere pronto a dimezzare lo stipendio e quindi a rientrare nelle nostre regole economiche se ne potrebbe parlare. Dico di più: fino a 8,5 milioni lordi a stagione ci possiamo anche arrivare, però per il dio denaro nessuno fa sconti. Ne dubito. Cavani può tornare per l’affetto della gente? Non credo possa fare sconti, dovrebbe farsi suggestionare e affrancare dall’amore dei napoletani”.
Praticamente il buon Aurelio, mentre esclude quasi con sdegno gli altri nomi che stanno circolando intorno al Napoli, con motivazioni peraltro logiche per come ragiona da sempre, non chiude le porte a Cavani.
Gli passa semplicemente la palla con un sottile gioco psicologico, facendo capire che lui è pronto ad accoglierlo, posta una riduzione dell’ingaggio, e giocando sull’amore Cavani – Napoli.
Ed ecco allora che il sogno si alimenta. Cavani al Psg non vuole restare.
Perché allora non tornare lì dove è amato e dove ha degli affetti importanti, in una squadra che ha grandi ambizioni e che calca palcoscenici di primo livello, con un ingaggio peraltro che basso non è per un calciatore di 31 anni e che nessuno potrà rivendere in plusvalenza.
Insomma come per Ronaldo, De Laurentiis ha fatto la sua mossa. Mendes è scappato, Cavani ci sta seriamente pensando.