Napoli – momenti di panico questo pomeriggio per il ministro Grillo in visita all’ospedale del Mare per verificare personalmente la chiusura del reparto sotto l’opinione pubblica.
Un uomo in evidente stato di agitazione ha cercato di avvicinare la ministra della Salute Giulia Grillo al suo ingresso nell’Ospedale del Mare a Ponticelli, finito nel mirino del carabinieri dei Nas, dopo il reparto chiuso dal primario per consentire a tutti di partecipare alla sua festa.
L’uomo si è scagliato improvvisamente verso la ministra ed è stato bloccato dagli uomini della scorta, ha urlato di voler denunciare un episodio accaduto nei giorni scorsi al Policlinico universitario di Napoli, affermando che in occasione di una visita del presidente della Regione erano state sospese le attività mediche. L’uomo è stato portato in una stanza attigua, mentre minacciava di lanciarsi da una finestra se non gli fosse stato consentito di parlare con Giulia Grillo.
La ministra ha proseguito la sua visita nell’Ospedale del Mare, al centro della vicenda del reparto chiuso in concomitanza con la festa per la promozione del nuovo primario: “Voglio rassicurare tutti: sto bene e non mi è successo niente. Si trattava soltanto di un cittadino che voleva consegnare una denuncia per un episodio che gli era capitato con la sanità pubblica”.
“La Campania merita attenzione. Quella del reparto chiuso per la festa sembrava una fake news, poi abbiamo inviato i Nas. Sono qui per per risolvere i problemi, non per tagliare i nastri.Non basta oggi dire che ci sono persone dispiaciute. È una cosa che non doveva accadere. Ci sono vari gradi di responsabilità e noi li accerteremo tutti e agiremo di conseguenza”. Ispezione a Napoli e tour degli ospedali della ministra della Sanità, dopo il caso del reparto chiuso per una festa privata del primario Francesco Pignatelli (rimosso ieri).
Giulia Grillo arriva in città in mattinata. Alle 10,30 è all’ospedale Monaldi . Ad accompagnarla la consigliera regionale Cinque stelle Valeria Ciarambino e dal commissario straordinario dell azienda “Colli” Antonio Giordano.
“No all’uso distorto del potere – dice la ministra- come ci insegna l’inchiesta in Basilicata”. La ministra esprime solidarietà anche ai medici e agli infermieri aggrediti a Napoli negli ultimi mesi.
Il primario di cardiochirurgia vascolare dell’Ospedale del Mare “dovrebbe chiedere scusa in pubblica piazza”. Lo ha detto la ministra Grillo durante l’ispezione al nosocomio, ricordando che il primario “sarà oggetto di attenzione da parte di tutti. Ma non solo lui: è possibile che venga chiuso un reparto e non se ne accorge nessuno?”.
Per la ministra “quello che è successo è ai limiti di un comportamento umanamente comprensibile, mi ha fatto arrabbiare molto. Abbiamo portato la campania – ha aggiunto – nuovamente alla ribalta per un episodio negativo. C’è la responsabilità di aver gettato discredito verso tutta una popolazione e l’intera classe professionale dei medici”.
“Come ieri vi avevo promesso oggi sono a Napoli, ma prima di verificare l’incresciosa situazione dell’ospedale del Mare, ho deciso di fare visita all’ospedale Monaldi e di incontrare le mamme dei bambini trapiantati. L’Azienda ospedaliera dei Colli, cui è annesso l’ospedale Monaldi, è il più importante centro di Cardiochirurgia dell’Italia Meridionale”. La ministra si è impegnata a battersi per la riapertura del centro trapianti pediatrici del Monaldi, unico al Sud e chiuso da due anni: “Dal governo e dal ministero ci sarà il massimo impegno per aiutare a risolvere i tanti problemi dell’ospedale Monaldi. Ma occorre una collaborazione di tutti gli attori in campo”.