Gentile Direttore,
apprendo dal Web che la Commissione Toponomastica del Comune di
Napoli, a ciò indirizzata dal Sindaco De Magistris, si accingerebbe a
cambiare la intitolazione di una strada, sita nel territorio comunale, sino
ad oggi “Via Vittorio Emanuele III”, per intitolarla a Salvatore Morelli,
patriota pugliese, Deputato del Regno d’Italia.
Siamo oramai abituati alle stravaganze del Sindaco di Napoli, e
non ce ne meravigliamo. La buona amministrazione o c’è o non c’è, e quando
non c’è diventa necessario inventarsi sempre nuovi sensazionalismi.
Ma una decisione di questo tipo, demolitoria del terzo Capo
dello Stato unitario, nato a Napoli, città dove visse a lungo e che amò,
ricambiato nel 1946 con una maggioranza di voti del 77% in favore della
Monarchia, non fa onore né alla città né ai cittadini.
Vittorio Emanuele III, fu Re d’Italia nel bene e nel male per
46 anni. Fu il Re del Piave, di Vittorio Veneto, e di Trieste e Trento, e
ciò è innegabile, soprattutto nell’anno centenario della Grande Guerra.
Cercare di cancellarne la memoria non è soltanto un’ingiustizia, è anche un
errore nei confronti delle generazioni future.
Sono sicuro che anche il Deputato Salvatore Morelli, vittima delle angherie
del governo Borbonico, disapproverebbe.
Siamo anche ciò che fummo. E se questo non ha valore,
prepariamoci a vedere Piazza del Plebiscito intitolata al Gabibbo.
Magari sotto elezioni.
Molto cordialmente.
Avv. Alessandro Sacchi
PresidenteUnione Monarchica Italiana