Di Valentina Mazzella
NAPOLI – Il Napoli COMICON ha festeggiato alla grande il suo ventesimo compleanno: l’edizione 2018 si è conclusa da appena quattro giorni e già si parla dell’organizzazione di quella dell’anno venturo. Del resto stiamo parlando di una fiera che in quattro giorni ha ospitato ben 150mila visitatori che non è poco. Il presidente della Regione De Luca ha riconosciuto che si tratti ormai di uno degli eventi più importanti della Campania. Sarebbe dunque impensabile credere che si possa organizzare il tutto in poco tempo. In vent’anni il Napoli COMICON ne ha fatta di strada e non è più quella specie di piccolo raduno di nicchia comparso per la prima volta nella città partenopea nel lontano 1998. Oggi è a tutti gli effetti la seconda fiera del fumetto più rinomata di Italia in quanto continua a precederla in classifica solo il Lucca Comix. E in questi due decenni possiamo anche azzardare a dire che, almeno in Campania, abbia giocato un ruolo attivo nella rinascita che attualmente il fumetto sta vivendo.
Eppure il Napoli COMICON, pur preservando la propria principale identità di fiera del fumetto come si diceva, si presta in ogni caso a una vera e propria esaltazione della cultura pop a trecentosessanta gradi. Oltre a un’incredibile occasione di divertimento, è anche e soprattutto una manifestazione in cui i diversi media si intrecciano per diffondere conoscenza anticonvenzionale. Il Napoli COMICON si propone così come il ritrovo perfetto non solo per gli appassionati di fumetti, supereroi, manga e anime, ma anche per i fan della Disney, delle serie tv più seguite, dei film e delle saghe cinematografiche cult, per chi sogna di volare in Giappone, ama giocare ai videogiochi, fare cosplay o cimentarsi nei giochi di ruolo. Per questo, per accontentare davvero tutti, il Napoli COMICON ogni anno estende presso la Mostra d’Oltremare gli spazi da dedicare all’iniziativa.
Quest’anno ad esempio i numeri sono stati esorbitanti. Si è parlato di 85mila metri quadri (distribuiti tra otto padiglioni, spazi all’aperto, il Teatro Mediterraneo e l’ETES Arena Flegrea), di oltre 300 ospiti, di 350 espositori, 600 eventi, undici mostre e trenta proiezioni, di cui molte in anteprima come come “L’isola dei cani” di Wes Anderson, il film d’animazione targato Studio Ponoc “Mary e il fiore della strega”, “La truffa dei Logan” di Steven Soderbergh, “Tonno spiaggiato” con Frank Matano, la seconda stagione della serie FX Atlanta 2 o l’ultimo episodio della terza stagione di “Ash VS Evil Dead”. È stata allestita una zona a tema Harry Potter con scenografie davanti alle quali scattare foto ricordo superiore per qualità anche alla mostra per i vent’anni del maghetto festeggiati a dicembre presso Villa Floridiana – non che ci volesse molto.
Tra gli ospiti ricordiamo la presenza dei maestri del fumetto Lorenzo Mattotti, Magister e autore del manifesto di quest’anno, Frank Miller e Milo Manara che in un incontro hanno annunciato una futura collaborazione, Vittorio Giardino, José Muñoz e altri artisti internazionali come Brian Azzarello e Mike Allred e grandi firme del fumetto italiano come Zerocalcare, Sio, Leo Ortolani, Tanino Liberatore e Roberto Recchioni. Tra gli ospiti di cinema e serie tv per “Ash vs Evil Dead” c’è stata Lucy Lawless, nota al grande pubblico nei panni della leggendaria principessa Xena della serie degli anni’90. Poi sono stati ospiti la lead animator dell’ultimo film di Wes Anderson Kim Keukeilere e il cast della serie tv SKAM Italia. Alla manifestazione il pubblico ha potuto incontrare anche Licia Troisi e Maurizio De Giovanni, mentre per i più giovani e appassionati di Sol Levante presso l’Asian Village c’è stata Yuriko Tiger, una giovane italiana emigrata in Giappone dove è diventata un’idol ed è conosciuta da noi come youtuber. Solo la presenza della Dark Polo Gang, un quartetto dedito a una musica trap colma di messaggi dalla dubbia morale, non è stata valutata per nulla adeguata e opportuna col contesto da molti veterani della fiera.
Si intuisce subito il perché di certe scelte se si considerano le ingenti somme di denaro di cui un evento di tale portata necessita. Infatti per fronteggiare le spese quest’anno il Napoli COMICON ha vantato diversi sponsor, dalla Coca-Cola alla Vodafone, da Trenitalia alla Forst. E gli investimenti quest’anno hanno fruttato a tal punto che l’organizzazione è stata davvero impeccabili, tanto che per una volta non abbiamo nulla di che lamentarci nemmeno noi che di solito siamo particolarmente pignoli. Veloci i controlli, efficaci le perquisizioni di sicurezza, scorrevoli le file, pulitissimi i bagni, ben organizzati gli spazi e coordinati i membri dello staff. È stata aggiunta una food area ed è stato incrementato il servizio di manutenzione durante le giornate. Sono scomparsi per la prima volta gli abusivi e i bagarini all’esterno della Mostra e sono stati addirittura predisposti dei point per ricaricare i cellulari. E non da meno è stata la città nel suo insieme per accogliere l’ondata di visitatori provenienti dalla provincia e dalle altre città della penisola. Non parliamo solo degli alberghi, ma anche dei mezzi pubblici: nelle stazioni sono comparsi addirittura dipendenti col megafono per non far affollare i vagoni e, probabilmente a causa dell’allarme terroristico della settimana scorsa, militari in divisa disposti in caso di emergenza. Che dire? Dopo un’edizione curata in maniera così meticolosa nei dettagli non possiamo che attendere con maggiore entusiasmo quella del 2019 con la speranza che il Napoli COMICON ci stupisca ancora superando le nostre aspettative.