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Che non sia un urlo isolato: “Il cimitero di Miano e quello di Secondigliano giacciono in condizioni pietose!”

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NAPOLI – I cittadini del quartiere di Miano sono stanchi di ciò che da mesi sta accadendo nel loro cimitero. Sono sempre state respinte le richieste fatte agli organi competenti per la messa in sicurezza dei locali esterni ed interni al cimitero Nuovo e Vecchio di Miano. Un appello accorato che è stato lasciato nell’indifferenza più totale, una vergogna che palesemente fa rabbrividire, un luogo di culto così sacro abbandonato al proprio destino.

Un luogo in cui dovrebbe essere assicurata la pace eterna viene continuamente e costantemente interrotta da episodi di menefreghismo da parte di istituzioni che dovrebbero provvedere alla ristrutturazione di tutto il complesso cimiteriale o, almeno, alla messa in sicurezza o alla riparazione laddove c’è ne assoluto bisogno.

Il cimitero Nuovo oltre ad avere pericolosi avvallamenti e spaccature lungo la stratificazione stradale, presenta pericolosi cedimenti lungo i cornicioni degli edifici del complesso, inagibili sono i gradini dello stesso: “Questo è scandaloso” affermano alcuni cittadini che si sono recati al cimitero per far visita ai loro cari che si sono ritrovati il cancello chiuso. La chiusura del cimitero in parte è giustificata dalla predisposizione d’emergenza viste le continue condizioni climatiche che apportano sempre più frequentemente disagi.

Il consigliere della VII municipalità, Ciro Formica ha rilasciato una breve dichiarazione:

“Il cimitero è un luogo sacro ma spesso, troppo spesso, le autorità competenti ne dimenticano il valore, gli enti addetti, lo stesso Solombrino fanno orecchie da mercante a questo scempio! All’interno del Cimitero oltre a trovare le condizioni di più completa noncuranza dell’intero complesso, troviamo giacere fogli di guaina accalcati e lasciati lì su marciapiedi interni al cimitero, nonostante le segnalazioni fatte, nonostante questi risultano essere pericolosi per la salute nessuno si mobilita per rimuoverli, nessuno ci risponde ed è questa la cosa che fa più rabbia! Noi abbiamo nel nostro quartiere gente anziana che si reca lì per salutare i cari ebbene, dobbiamo aspettare che accada qualcosa di spiacevole per ottenere delle risposte? Io, come tutti i cittadini del quartiere non siamo più disposti a tollerare un atteggiamento del genere, questa storia va avanti da circa tre anni. Ogni cittadino ha il diritto a segnalare inadempienze ed ognuno di essi ha il diritto di ricevere delle risposte.”

Il luogo sacro anche esternamente presenta delle situazioni inconcepibili: è circondato da rifiuti talvolta anche pericolosi che sono lasciati lì a marcire sul verde prato che circonda il cimitero, la notizia scioccante però è che il cimitero ha difronte i locali dell’asia che o per mancanza di ordini, o per mancanza di fondi, non svolgono a pieno il proprio lavoro.

“Dottor Sergio Esposito prenda provvedimenti! Basta dire che è tutto sotto controllo, qui vessiamo in situazioni di assoluto degrado!”

Lo sfogo di altri partecipanti del Comitato che sono pronti a recarsi a Palazzo San Giacomo per protestare e cercare di risolvere non solo la situazione del Cimitero ma, anche quella dell’asia perché a tutto c’è un limite.

Un limite c’è a tutto ma probabilmente non al degrado del cimiteri: Cimitero di Secondigliano ci è stato segnalato che alcune tombe presentano degli sprofondamenti nel terreno sottostante. Alcuni addirittura non sono consapevoli se i loro cari sono ancora lì o sono sprofondati nella cavità vuota sottostante.
A breve una scioccante rivelazione.

di Ilaria Caterina Mondillo

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