Napoli – Per qualche ragione, non sempre comprensibile e condivisibile, il gioco d’azzardo fa la sua comparsa nei media italiani solo quando si tratta di fornire “cattive” notizie. Fino ad oggi infatti, il dibattito sulla realtà del gioco ha ruotato attorno ai temi delle ludopatie e delle infiltrazioni criminali che utilizzano il gioco come canale privilegiato per il riciclaggio del denaro e per creare attività imprenditoriali illegali. Stando che questi aspetti sono importanti, innegabili e costantemente confermati dalle cronache napoletane, non sono però tali da esaurire completamente il dibattito sull’azzardo e sulle scommesse.
Esiste però un’altra faccia della medaglia che merita attenzione e approfondimento.
Il gioco, sia tradizionale che online, è infatti un’attività di intrattenimento legale in Italia che crea anche ricchezza e posti di lavoro. Per essere più precisi, lotterie, slot, scommesse e casinò online autorizzati rappresentano, con i loro 96 miliardi di fatturato nel 2016 e 10 miliardi di imposte versate, il terzo settore economico più importante nel nostro paese ed una fonte imprescindibile di entrare per l’erario. In particolare, quando si tratta di gioco a distanza, gli operatori interessati ad offrire i loro servizi nel mercato nazionale, devono ottenere una licenza ad operare che viene rilasciata dall’Agenzia dei Monopoli di Stato, dopo che è stata effettuata una rigorosa serie di controlli. Certo il meccanismo del rilascio delle licenze è perfettibile e ancora molto si può fare per proteggere i giocatori e fare da barriera contro la criminalità, ma sicuramente è più raro leggere di infiltrazioni mafiose nei siti legali che in qualsiasi altra forma di gioco d’azzardo online o offline.
Come evidenziato di recente dalla relazione della Direzione Investigativa Antimafia sul primo semestre 2017, le organizzazioni criminali del napoletano trovano terreno fertile soprattutto nelle agenzie di scommesse, nell’imposizione di apparecchi slot in vari esercizi presenti sul territorio e nella gestione di siti di gioco illegali, cioè non provvisti di regolare licenza. Il club Contini, nonostante le numerose detenzioni all’interno delle sue fila, continua a trovare nuova linfa e sta espandendo le sue attività nel settore delle scommesse anche grazie alla collaborazione di amministratori e dipendenti pubblici compiacenti, usati per raccogliere e riciclare i profitti derivati da attività illecite; storici clan come quello dei Mallardo hanno invece perfezionato l’arte delle pressioni su funzionari pubblici per oliare il meccanismo del rilascio delle autorizzazioni alla gestione di sale scommesse; i Moccia invece preferiscono il riciclaggio di denaro ed il gioco clandestino e via dicendo. E la lista potrebbe continuare.
Quello che però sembra emergere, leggendo tra le righe della relazione della Dia, è che i casinò online AAMS sono ancora una roccaforte contro l’illegalità e permettono ai cittadini di giocare in sicurezza e con la ragionevole certezza di non stare alimentando alcuna cosca. Oltre all’aspetto della legalità, i siti autorizzati offrono anche maggiori opportunità per una gestione del gioco che sia responsabile ed entro limiti accettabili. Nei casinò del web infatti possono accedere solo coloro che hanno superato il 18esimo anno d’età e tutti gli utenti hanno la possibilità di stabilire limiti di deposito che garantiscano un controllo della spesa personale. Inoltre, la presenza di giochi casino gratuiti consente agli utenti di potersi divertire anche senza utilizzare denaro reale, allontanando il rischio di perdere il controllo del proprio budget. Un cittadino maggiorenne interessato a divertirsi con il gioco dovrebbe considerare questi aspetti quando si trova a decidere dove scommettere il proprio denaro. Scegliere il gioco online legale può essere un modo per sottrarre ossigeno e risorse alla criminalità.