di Claudio Greco
Napoli – E’ ormai difficile pensare come Napoli e Juve possano perdere punti.
La differenza con tutte le altre è netta. Il Napoli ha perso una sola partita su 24 e l’ha persa contro la Juve.
L’allenatore della juve ha perso con Lazio e Sampdoria quando la Juve prendeva ancora gol. Poi nulla.
Non sembrano in forma esatta nessuna delle due, hanno rischiato entrambe in questa giornata, ma sono andati avanti quasi come un virus. Inutile parlare di gioco, è una lavagna vista. La Juve ha la
sua modernità un po’ gretta, il Napoli sfinisce gli avversari anche
quando gli avversari sembrano essere in giornata. La Juve fa sembrare
sempre poco il suo gioco perché parte per non prendere gol, sapendo
che qualcuno lo segnerà prima o poi”. Poi Sconcerti difende la Lazio:
“Il Napoli ha bisogno di palleggio, la Lazio gliel’ha tolto per un
tempo, poi è stata anche sfortunata, ha preso gol storti ed è
scomparsa. Sembra più spesso in difficoltà il Napoli perché la
distanza dal traguardo si accorcia e l’abitudine a vincere non è
tanta. La Juve ha solo sicurezze, anche quando si fa mettere sotto nel
gioco per tutta la partita da una Fiorentina organizzata e fragile.
Una cosa è ormai chiara: non è vero che il Napoli ha meno
individualità della Juve. Ha meno uomini, ma tante vie per andare in
gol. La sua corsa genera confusione negli avversari, i gol che
sembrano casuali sono solo di stanchezza, di pressione. Mertens,
Callejon, Insigne non hanno niente di meno di Higuain e Mandzukic se
visti nella loro prospettiva. La Juve è tanta ma fa fatica a cambiare
bellezza qualunque atomo metta in campo. Il Napoli produce tanto anche
quando ha l’avversario peggiore, come per un tempo è stata la
Lazio.L’impressione è che la Juve sia più casuale, ma è un colpo
d’occhio lieve, in realtà fa quasi solo quello che gli serve. L’altra
metà del campo è che il Napoli corra troppo, ma la fatica è di
entrambe perché conoscono ormai l’avversario, sanno che non regalerà
punti mai. A questi livelli è qualcosa che abbiamo visto poche volte,
l’impotenza di tutti gli altri a fare fino in fondo la stagione, a
entrare in un dialogo troppo alto. Tutto dipende sempre da Juve e
Napoli. E dalla Var– spiega Sconcerti – che sta diventando di nuovo
troppo argomento di arbitri, non se ne coglie più la differenza col
passato. La guerra di pertinenze tra giudici sta togliendo di nuovo il
giudizio reale”.
reportage fotografico: Napoli 4 Lazio 1.