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di Mario Civitaquale

Il Napoli travolge anche la Lazio. Una rimonta straordinaria, da grandissima squadra.

I biancocelesti passano immediatamente in vantaggio ma gli azzurri non accusano il colpo e cominciano a macinare gioco alla loro maniera, annullando lo supremazia fisica degli avversari.

Un secondo tempo da incorniciare, con la Lazio messa in ginocchio in venti minuti, annichilita, incapace di reagire alla marea partenopea. 4-1 e il Napoli torna primo.

La partita del San Paolo si apre in omaggio a Ghoulam, con i compagni che indossano una maglia col suo nome.

Altra tegola piovuta in settimana sulla testa del Napoli: l’infortunio dell’algerino, il secondo.

L’esterno azzurro si era infatti infortunato nel pomeriggio di venerdì nel centro sportivo del Napoli, riportando la frattura della rotula destra.

Immediato il controllo a Villa Stuart dove ad attenderlo c’era il professor Mariani, che lo aveva operato a novembre per la rottura del crociato.

Dopo una rapida analisi e dopo la constatazione della frattura, Mariani ha deciso di operare subito il ragazzo uscito

dalla sala operatoria 22:30.

Questo il comunicato ufficiale del Napoli: “Ghoulam  e’ stato operato a Villa Stuart dal prof Mariani per una frattura trasversale di rotula destra. Intervento perfettamente riuscito. Faouzi inizierà domani la riabilitazione. Sarà valutato tra 15 giorni e dovrebbe ritornare in campo per allenarsi tra un mese”.

Immediatamente sono impazzate le critiche, feroci, al mercato di gennaio del Napoli.

Tutti pronti con il “Ve l’avevo detto che andava preso un terzino”. Ma alla domanda “D’accordo ma chi del valore dell’algerino era disponibile a trasferirsi a gennaio?” tutti tacciono.

La verità è che il Napoli, prevedendo il rientro di Ghoulam, verosimilmente ha fatto anche bene a non prendere un terzino qualsiasi, giusto per colmare una casella vuota.

L’errore è stato accelerare nel recupero.

Si perché, alla storia della “ciorta” è difficile crederci.

Sicuramente può non capitare. Ma è anche vero che le due parti infortunate, rotula e crociato del ginocchio destro, non sono anatomicamente così dissociate.

Fatto sta che il Napoli dovrà alternare gli altri tre esterni bassi fino a fine stagione, fra campionato e coppa.

Esterni che non stanno facendo male.

Si è sempre detto che la Juve, sebbene perda pezzi pregiati a rotazione, vince comunque.

Forse è proprio questa la differenza dagli altri anni.

Il meccanismo creato da Sarri è così oliato e il gruppo è così unito che l’assenza di uno o più elementi diventa secondaria.

Con la Lazio il Napoli ha giocato il secondo tempo con cinque indisponibili: Milik, Ghoulam, Albiol, Chiriches e Hamsik.

Nessuno se ne è accorto.

 

Reportage fotografico:  Flash Press AgencyNapoli 4 Lazio 1.

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