di Mario Civitaquale
Napoli – nel 1936 una squadriglia della Regia Aeronautica adottò come stemma 3 sorci verdi; era la prima squadra a utilizzare areoplani trimotori e fece incetta d trofei in diverse competizioni internazionali.
Il fascismo non mancò di esaltare le imprese dei piloti italiani la cui abilità divenne proverbiale.
“Ti faccio vedere i sorci verdi” diventa così un modo per dire “sto per sconfiggerti”.
Il Bologna al San Paolo ha visto i sorci Verdi, questa volta con la maiuscola.
Si perché il giocatore più atteso, l’uomo del grande rifiuto Simone Verdi lascia il campo dopo soli 4 minuti di gioco con i felsinei in vantaggio.
Da quel momento rimonta Napoli per il 3-1 finale.
Molti ci scherzano su, parlando della “seccia” dei tifosi napoletani che ha colpito anche l’attaccante rossoblu.
Attenzione non si discute la scelta del ragazzo, le motivazioni personali sono sempre da rispettare.
E il “tira e molla” che non è piaciuto: Verdi era stato da subito chiaro nel voler finire la stagione in Emilia. Poi però durante la sosta aveva lasciato le porte aperte al trasferimento, facendo addirittura muovere la dirigenza napoletana già pronta col contratto.
Poi il grande rifiuto. E l’infortunio.
Chiuso il capitolo Verdi, il campo ha detto due cose.
La prima è che Mertens, con la doppietta al Bologna, ha fatto “13”, scalando la classifica marcatori.
La seconda è che il Napoli sembra non poter prescindere da Albiol.
Contro gli emiliani lo spagnolo era assente. E lo si è visto, risentendone tanto il centrocampo tanto il compagno di reparto Koulibaly, non impeccabile come al solito.
Chiriches ha giocato una buona partita, ma Albiol è Albiol. Una sicurezza.
Giusto il mercato di prospettiva, ma il Napoli pensi in futuro a giocatori come lui.
reportage fotografico: Napoli Bologna 3 a 1.