RECENSIONE – Il segreto dell’eterno successo dei drammi storici di William Shakespeare risiede senz’altro nella grande attualità che ne permea trame, personaggi e tematiche affrontate. Ne abbiamo avuto un eccelso esempio con lo spettacolo “Richard II” portato sul palcoscenico del Teatro Mercadante, dal 5 al 10 dicembre, dalla magnifica regia dell’inglese Peter Stein. Una rappresentazione lodevole per qualità tecnica e trasporto emotivo che ha condotto fra il pubblico in platea diverse personalità della realtà partenopea.
Una scenografia austera, ma funzionale che lascia lavorare la fantasia degli spettatori. In compenso costumi curati e soprattutto un sonoro che trasporta magicamente nel passato. Suoni di tromba e rulli di tambura: basta poco per trasportare chi ascolta in remote epoche di re, cavalieri, duelli, torri, congiure e tradimenti. Ci viene così raccontata la vicenda di Riccardo II, eclettico sovrano deposto da un cugino – salito al trono col nome di Enrico IV – per la sua condotta non sempre equilibrata e giusta. E da qui un grande quesito che interroga l’uomo del XXI secolo: chi depone un re legittimo per le sue iniquità può dopo portarne la corona con diritto oppure non è altro che un usurpatore? Semina infine domande anche il malinconico monologo finale a cui Riccardo II, interpretato fra l’altro notevolmente da una donna (Maddalena Crippa), ormai in carcere, si abbandona per riflettere sulla condizione umana nella vita di ieri, di oggi e di domani.
Di Valentina Mazzella
Con: Maddalena Crippa, Alessandro Averone, Gianluigi Fogacci, Paolo Graziosi, Andrea Nicolini, Graziano Piazza, Almerica Schiavo, Giovanni Visentin, Marco De Gaudio, Vincenzo Giordano, Luca Iervolino, Giovanni Longhin, Michele Maccaroni, Domenico Macrì, Laurence Mazzoni.