ROMA – Autore della legge elettorale che nel 1994 avrebbe dovuto accompagnare l’Italia verso la seconda Repubblica, il Mattarellum, che ha invece guidato il paese verso il berlusconismo.
Il sistema maggioritario trasformato in quota proporzionale esplose con Tangentopoli, portò all’imperversare della Casta e al nominificio del Porcellum..
Il padre Bernardo era tra i fondatori della Dc, vicesegretario nazionale del partito nel 1945, eletto nel 1946 nell’Assemblea costituente, fu anche ministro e sottosegretario nei governi De Gasperi.
Una carriera macchiata però dai sospetti sui rapporti con gli esponenti della mafia siciliana che hanno indotto alle accuse di collusione nei suoi confronti.
Il fratello Piersanti ha avuto una brillante carriera politica, deputato dell’Assemblea regionale siciliana, poi assessore.
Nel 1980 la tragedia, in qualità di presidente della Regione fu promotore di un processo riformatore verso il sistema dei finanziamenti pubblici poco gradito ai boss di Cosa Nostra, venne ucciso sotto gli occhi del fratello Sergio.
Il nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, professore di diritto parlamentare all’università di Palermo, milita nella corrente di Aldo Moro ed entra in Parlamento per la prima volta nel 1983.
Quattro anni dopo è incaricato ministro dei Rapporti con il Parlamento, prima nell’esecutivo di De Mita e poi in quello di Goria. Andreotti gli affida la Pubblica Istruzione, incarico che rivestirà fino alle dimissioni rassegnate per protestare contro l’approvazione della legge Mammì che ha gettato le fondamenta su cui Silvio Berlusconi ha costruito il suo impero televisivo.
Direttore de Il Popolo, organo della Democrazia cristiana, nei primi anni Novanta rimase coinvolto nella vicenda che gli costò un procedimento penale per finanziamento illecito. Accettò una busta contenente tre milioni di lire in buoni benzina da un’imprenditore, Filippo Salamone, legato a Totò Riina.
Il processo è andato avanti per un decennio e si è concluso con l’assoluzione. Tempo in cui Sergio confeziona il Mattarellum, torna al governo con D’Alema nel ’98 con l’incarico di vicepresidente del Consiglio e successivamente di ministro della Difesa, fonda la Margherita e resta in Parlamento fino al 2008.
Da lì un periodo di apparente silenzio in cui si dedica alla famiglia ed in data 31 gennaio 2015 è eletto 12° presidente della Repubblica Italiana.