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Legge 104: novità in arrivo per il 2018

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Il nostro ordinamento legislativo riconosce ad alcune categorie di persone con disabilità ed ai parenti che li assistono una serie di agevolazioni sul posto di lavoro ma anche di benefici di carattere fiscale soprattutto sugli acquisti. Una persona con disabilità grave, che voglia acquistare un’auto, un autocaravan, una motocarrozzetta o un veicolo o i motoveicoli per trasporto promiscuo o specifici, ha innanzitutto diritto al 19% della detrazione Irpef su una spesa di importo massimo di 18.075,99 euro, oltre tale soglia viene applicata una detrazione di 3.434,44 euro. Agevolazioni anche sull’ IVA che, sull’acquisto dell’autovettura, è ridotta al 4%. Il bollo auto non è dovuto né per i primi anni né per quelli successivi ed i passaggi di proprietà non sono assoggettati all’imposta di trascrizione. Sono da ritenersi inclusi nella categoria di “disabilità gravi” categorie di disabili, ovverosia ai sordi e non vedenti, coloro che hanno capacità motorie ridotte o assenti, i portatori di handicap grave ai sensi della legge 104 come i disabili psichici o mentali titolari di indennità di accompagnamento, disabili affetti da pluriamputazioni o disabili con capacità di deambulazione notevolmente ridotta. Ai sensi della legge 104 le agevolazioni, in termini di ulteriori detrazioni, spettano anche ai familiari che hanno fiscalmente a carico il disabile. In particolare, ci si riferisce alla detrazione Irpef per i figli che, in tale particolare ipotesi, è aumentata di 400 euro rispetto a quella ordinaria e l’incremento della detrazione in caso di più di tre figli, pari a 200 euro per ciascun di essi. Ai disabili e a coloro che li abbiano a carico, spettano anche la deduzione delle spese mediche generiche, come quelle per l’acquisto di medicinali, e la deduzione delle spese di assistenza specifica, come l’assistenza infermieristica a domicilio oltre alla detrazione Irpef pari al 19% per le spese mediche specialistiche e sull’acquisto di mezzi di ausilio per la deambulazione o di apparecchi correttivi o di ulteriori ausili specifici. Previsti sgravi fiscali anche per i lavori di ristrutturazione edilizia utili per l’abbattimento delle barriere architettoniche come la detrazione del 36%, che si applica, ad esempio, per l’adattamento di un ascensore o per la costruzione di rampe specifiche e della quale possono beneficiare sia il disabile che chi lo ha in carico. Si precisa che tale detrazione è applicabile solo per la parte eccedente della quota di spesa per la quale è stato eventualmente chiesto e ottenuto il bonus per la ristrutturazione edilizia il cui tetto massimo è fissato in 96mila euro. Nel caso di soggetti che si trovano in condizione di non autosufficienza comprovata da una specifica certificazione medica e i familiari che li hanno a carico possono beneficiare anche della detrazione del 19% per le spese di assistenza, purché il loro reddito non superi i 40mila euro annui e sino al tetto massimo annuale di 2.100 euro tale detrazione è anche cumulabile con la deduzione dei contributi versati ai lavoratori domestici. I portatori di handicap grave ai sensi della legge 104 possono anche acquistare in maniera agevolata con detrazione Irpef del 19% e ll’Iva in misura ridotta al 4%.gli strumenti tecnici e informatici quali pc, tablet, modem, telefoni dotati di vivavoce, fax e così via. Ricordiamo che i disabili hanno diritto anche alla riduzione dell’IVA al 4% sull’acquisto di prodotti editoriali specifici, ad esempio quelli con scrittura braille; una franchigia di un milione e mezzo di euro per l’imposta sulle successioni e le donazioni; alcune agevolazioni specifiche per l’acquisto e il mantenimento di un cane guida e l’esenzione dalla tassa sulle imbarcazioni. Nel 2018, infine,  in arrivo agevolazioni di carattere fiscale legati all’assistenza per i caregiver: se dovesse essere approvato il Testo Unico sui caregiver familiari  per chi assiste  parenti o affini entro il terzo grado di età uguale o superiore a ottanta anni dovrebbe essere riconosciuta, in base a determinate condizioni, una detrazione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche del 19% delle spese sostenute per l’assistenza sino a massimo 10mila euro annui, e in più, a titolo di rimborso spese,  un assegno a carico dell’Inps di importo non superiore a 1.900 euro annui.

di Giuseppe Musto

 

 

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