Napoli – Chiuso ufficialmente il calciomercato estivo, il Napoli si trova con pochi acquisti e molte cessioni.
C’è chi è rimasto deluso, chi si aspettava uno sforzo in più .
Ed anche da queste pagine si è sollecitato Giuntoli ,e indirettamente, De Laurentiis a fare un regalo ai tifosi.
Ma ci poteva anche stare
Le big diventavano sempre più forti, con acquisti colpo su colpo, e il Napoli in compenso denotava i soliti difetti nelle amichevoli precampionato.
Ma, dopo quattro gare ufficiali giocate, il giudizio si è parzialmente modificato.
Gli azzurri hanno inanellato quattro vittorie su quattro partite, centrando la qualificazione ai gironi della Champions League e il primo posto in classifica in campionato.
La squadra non è esente da difetti, ma le sinergie e i movimenti congiunti dei reparti, già studiati a livello internazionale, sono addirittura migliorati.
In più anche Sarri sembra “maturato”, con cambi mirati e tempestivi.
Si tratta di una “macchina” difficilmente migliorabile.
O più esattamente. Se il mercato avesse offerto il top player di turno, se questi avesse scelto di venire a Napoli, “sfidando” i contratti di De Laurentiis con diritti di immagine connessi e se l Napoli avesse avuto la forza economica per prenderlo, allora è un conto.
Ma se si tratta di prendere rincalzi ai titolari senza un reale salto di qualità, tanto vale restare così e non rischiare di guastare l’armonia di gruppo.
Anche perché il Napoli ad oggi ha esattamente due squadre:
Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Jorginho, Allan, Hamsik, Callejon, Mertens, Insigne.
Sepe, Maggio, Maksimovic, Chiriches, Mario Rui, Diawara, Zielinski, Rog, Ounas, Milik, Giaccherini.
Il primo “11” può lottare per lo scudetto, il secondo probabilmente per un piazzamento europeo.
In più, stando ai dati di Transfermarkt, il Napoli chiude questa sessione di bilancio con un passivo di 49 milioni, tra riscatti di calciatori acquistati nelle passate sessioni, ammortamenti di spese pregresse e aumenti di ingaggio.
Quindi, tutto sommato, considerate la cessioni di calciatori non più utili alla causa, la forza di mantenere il gruppo base e gli acquisti di puntellamento della rosa, il mercato del Napoli non è biasimabile.
Anche perché comprare per comprare non serve a nulla.
di Mario Civitaquale