Bellona (ce) – Davide Mango si è tolto la vita dopo ore interminabili di inferno , ex guardia giurata che nel pomeriggio ha ucciso la moglie, si è barricato in casa e ha esploso almeno quindici colpi dal balcone con un fucile e una pistola, ferendo 5 persone. Panico tra la gente del paese, sul posto sono intervenuti i carabinieri, sui tetti degli edifici circostanti diversi cecchini.
La trattativa con l’uomo è andata avanti per ore ed è stata affidata al capitano dell’Esercito Marisa Castelrechini, criminologa che ha cercato di convincere il killer a lasciare entrare i carabinieri con il personale del 118. Sul posto anche il padre di Mango che gli ha urlato di continuo di arrendersi.
Dopo un paio d’ore di colloqui, un’ambulanza s’è avvicinata alla villetta a sirene spente per poi ripartire dopo poco a sirene spiegate: a bordo c’era una donna, la moglie di Mango, Anna Carusone di anni 50.
Ex vigilante, militante di Forza Nuova, Mango ha sparato alla moglie che aveva minacciato di lasciarlo. Avrebbe puntato l’arma anche contro la figlia 15enne, che è però riuscita a scappare.
Dopo le 21 un’altra ambulanza è accorsa alla villetta. Era l’uomo che si è tolto la vita sparandosi alla testa.
Cinque le persone ferite in strada dalla follia di Mango. Tra queste il luogotenente Crescenzo Iannarelli, comandante della stazione dei carabinieri di Vitulazio, e una donna, Jolanda Festa, adesso ricoverata in ospedale a Caserta. Sono state colpite anche altre due ragazze che in quel momento passavano su via Aldo Moro: Giovanna Giudicianna e Miriam Sferragatta. Nessuno dei feriti sarebbe però in pericolo di vita.
Il pomeriggio di follia è iniziato alle 16, quando Mango ha lanciato una bombola di gas giù dal balcone del primo piano e ha urlato di avere ucciso sua moglie. Subito dopo ha imbracciato un fucile e ha fatto fuoco diverse volte dai due balconi della casa al secondo piano in cui vive con la figlia e la moglie.
I carabinieri hanno evacuato la palazzina, mentre diverse persone si sono barricati a loro volta dentro il supermercato che si trova sotto l’edificio. Sul posto sono state inviate diverse ambulanze.
«Ci siamo subito accorte che qualcuno stava sparando, stavo entrando nel bar con la mia amica quando ho sentito un bruciore alla fronte», ha riferito Giovanna ai carabinieri. Miriam, l’altra ragazza ferita, continua invece a ripetere: «Siamo vive per miracolo, ci è andata bene, ci è andata bene».